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Concordia, la “guerra delle farmacie”, il sindaco spiega cosa succede

da | Mar 3, 2014 | Concordia, Notizie | 0 commenti

concordia_farmacie_piazza_roma“Farmacie a Concordia, come siamo arrivati a questo punto?”. Intitola così il suo intervento a il sindaco del comune sulla Secchia, Carlo Marchini. Il primo cittadino interviene per dirimere una questione che sta diventando annosa: la  collocazione delle farmacie. Dopo il terremoto le tre farmacie del paese sono state concentrate tutte in piazza Roma, una vicina all’altra.
Ora a due farmacie far il Comune “ordina” di rientrare nella sede originaria, in via della Pace. Strada che però al momento è ancora chiusa dopo il terremoto: ed è guerra di ricorsi. Ecco cosa spiega il sindaco.

“FARMACIE A CONCORDIA: COME SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO?

Poiché è giusto che ognuno possa farsi un’opinione su quella che è stata definita “la guerra tra le farmacie di Concordia” tenterò di riassumere come sono andate le cose cercando di essere il più semplice possibile, anche a scapito dell’assoluta precisione. Ciò che mi interessa è che ognuno possa comprendere tutti i passaggi che si sono susseguiti, in modo da poter esprimere un giudizio informato.

Tutto gira intorno ad una legge che impedisce alle farmacie di collocarsi a meno di 200 metri l’una dall’altra e le obbliga ad insediarsi nella loro pianta organica, cioè nell’ambito del territorio loro assegnato. Legge peraltro fortemente sostenuta dalle farmacie.
All’indomani del terremoto convocammo medici e farmacisti per condividere assieme a loro la proposta di costituire in Piazza Roma un “Polo farmaceutico e sanitario”, ritenendo che ciò avrebbe consentito a tutti i cittadini di trovare agevolmente risposta ai bisogni legati alla loro salute. In quegli incontri non vennero espressi pareri contrari.
Nel mese di giugno la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna di fatto ratificò tale decisione.
Nel mese di luglio 2012 la farmacia Belli promosse un ricorso al TAR, di fatto per ottenere che venissero rispettate le distanze di 200 metri e le rispettive piante organiche delle farmacie. Successivamente giunsero al sindaco ulteriori due istanze per la ricollocazione (spostamento) delle Farmacie Rossi e Cavazza. Tali ricorsi sono ancora pendenti, con ciò che potrebbe comportare per il Comune se trovasse accoglimento in sede giudiziaria.
Non assecondai tali istanze anche perché, essendo tutti i medici in Piazza Roma era facile prevedere che una decisione del genere avrebbe comportato uno svantaggio competitivo verso le altre due farmacie.
Il TAR, non accogliendo l’istanza di sospensiva del ricorso di Belli, di fatto riteneva fondate le nostre decisioni.
Ad agosto 2013 convocai le tre farmacie comunicando loro che, una volta venuto meno il Polo Farmaceutico con il ritorno dei medici nelle proprie sedi, non sussistevano più le ragioni per derogare alla legge e quindi la Farmacia Rossi e la Farmacia Cavazza avrebbero dovuto trovare (come tutte le altre farmacie del cratere le cui collocazioni non hanno causato nessun tipo di querelle) una sistemazione nell’ambito della pianta organica e nel rispetto dei 200 metri previsti dalla legge. In assenza di una soluzione condivisa tra le farmacie la necessità di imporre il rispetto della normativa si concretizzò con la mia ordinanza dell’ottobre 2013.

Tale ordinanza venne impugnata davanti al TAR dal dr. Rossi e dalla dr.ssa Cavazza. La richiesta di sospensiva è stata rigettata dal TAR per entrambi i ricorsi. La sentenza, anche in questa circostanza, delinea la correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale. 
Preciso che da diversi mesi ho richiesto e ottenuto la collaborazione dei competenti responsabili della Regione Emilia Romagna, dell’AUSL, di Federfarma e dell’Ordine dei farmacisti.

Ringrazio tutti della loro collaborazione ed in particolare Federfarma che mi è stata sempre vicina nel tentativo di disinnescare una vicenda assurda e di far prevalere la ragionevolezza, evitando soluzioni traumatiche. Credo di poter dire che a fronte di tanti tentativi non siamo riusciti a comporre la situazione come avremmo auspicato.

Ora le due farmacie si sposteranno; la farmacia Cavazza riaprirà tra qualche giorno; per la farmacia Rossi sarà necessaria qualche settimana in più. Nonostante le sentenze favorevoli, delle quali devo comunque tener conto, non considero questa una vittoria. Al contrario, soprattutto dal punto di vista personale, la considero una sconfitta per gli strascichi polemici, per la sospensione di attività, per i dipendenti che, assolutamente incolpevoli ne subiranno il danno.
Il Sindaco
Carlo Marchini

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