Rete imprese: contro le mafie servono più uomini e mezzi

“Due episodi diversi, ma ugualmente inquietanti, che devono rimettere al centro il tema sicurezza e che suscitano scalpore e preoccupazione tra chi vive e lavora, in città come in provincia”.  E’ il commento ai due episodi di criminalità emersi in questi giorni, la confisca dei beni decisa ed operata dalla Dia di Bologna ad un imprenditore attivo sul territorio e il sequestro e le sevizie subite da un altro imprenditore, nell’area nord della provincia taglieggiato da usurai, fatto da Rete Imprese, che sarà al centro dell’approfondimento di domani di SulPanaro.net proprio sulle infiltrazioni mafiose e le illegalità commesse nel nostro territorio.
Per Rete Imprese Modena oggi si evidenzia “ciò che abbiamo più volte ripetuto in
questi anni, ovvero che il territorio modenese risulta infiltrato dalla criminalità organizzata che qui evidentemente fa affari e prospera. Dalle future amministrazioni
non ci attendiamo mere prese di posizioni formali, ma un impegno serio ed una sollecitazione nei confronti dello Stato affinchè il nostro territorio sia dotato di uomini e mezzi adeguati, soprattutto di intelligence investigativa”.