La retorica delle ricostruzione del terremoto d’Emilia vuole che da un bel pezzo i nostri bambini vadano a scuola in strutture nuove e ben attrezzate. Ma non è così nella realtà, e in diversi Comuni del cratere anche stavolta l’anno scolastico è cominciato nei container.
Tutto bene per i bambini? Non proprio, perchè, ad esempio per gli alunni di terza elementare che hanno cominciato la scuola una tensostruttura, non aver mai conosciuto la sicurezza e il comfort che può dare passare cinque e più ore tra quattro mura, i problemi emergono ora con prepotenza.
Problemi fisici, come il freddo d’inverno e il caldo soffocante d’estate. E quelli piscologici, come la claustrofobia.
Skytg24 è andato a San Prospero per raccontare come 200 bambini fanno lezioni nei container, stretti in piccole classi anche di 27 alunni.