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Risarcimenti alluvione, appena il 5% dei soldi sono arrivati nella Bassa

da | Feb 9, 2015 | In Primo Piano, Bomporto, Bastiglia, Alluvione, Risarcimenti | 0 commenti

Per il rimborso dei danni dell’alluvione che lasciò diversi giorni mezza provincia sott’acqua nel gennaio 2014, a oggi in Regione sono state 23.588 le domande pervenute da tutta la Bassa. E di queste, appena 2.349 (meno di una su dieci), sono state ammesse a contributo e 1.125  (quindi attorno al 5%) hanno chiesto e ricevuto almeno un’erogazione entro il 31 gennaio scorso, per un totale di 6.140.957 euro.

Lo spiega l’assessore Paola Gazzolo (Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna), rispondendo a un’interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula presentata dai consiglieri del gruppo Lega nord per chiedere alla Giunta quali azioni siano già state attuate in seguito dell’alluvione provocata, nel territorio modenese, dal crollo dell’argine di San Matteo, con particolare riferimento ai risarcimenti già erogati, alla manutenzione del fiume Secchia, alle esenzioni fiscali e al contrasto del rischio idrogeologico.

“Illustrata dal consigliere Stefano Bargi, l’interrogazione  – spiega una nota della Regione – ha anche posto il problema della più volte annunciata riforma dell’Aipo; al contrario, secondo il consigliere, Aipo continua a mantenere inalterata la propria struttura “elefantiaca”, l’iter dei risarcimenti ai cittadini colpiti dall’alluvione “si allunga in maniera inaccettabile”, mentre l’entità dei rimborsi “pare copra solo un decimo dei danni subiti”. Inoltre, “non sarebbe stata concessa alcuna esenzione fiscale ai cittadini alluvionati e la stessa sospensione dei pagamenti delle imposte è stata troppo breve”. L’interrogazione pone infine l’esigenza di istituire una Commissione d’inchiesta che faccia luce sui ritardi e sull’entità dei risarcimenti, sullo stato della manutenzione del fiume Secchia e degli argini, sui progetti in corso per la prevenzione e il contrasto del rischio idrogeologico, sulla mancata concessione delle esenzioni fiscali, sulla mancata riforma dell’Aipo e per accertare le responsabilità dell’alluvione che ha colpito circa un anno fa il territorio modenese.

Nella sua dettagliata replica, l’assessore Gazzolo ha riepilogato le azioni finora svolte per far fronte alla fase emergenziale e alla messa in sicurezza del territorio. Con ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile 175/2014 sono stati riconosciuti 11 milioni di euro a titolo di recupero spese per i primi interventi effettuati; in seguito, il Governo ha stanziato 210 milioni di euro (160 per il 2014 e 50 per il 2015) per contributi per danni subiti da soggetti privati e ripristino opere pubbliche danneggiate, nonché ripristino delle attività produttive, comprese quelle agricole. Il Commissario straordinario ha emanato tre ordinanze specificatamente dedicate al rischio idraulico, per un totale di quasi 40 milioni di euro; interventi in corso e in fase di completamento, da concludere entro il 31 luglio 2015. È inoltre in fase di definizione un’ulteriore ordinanza che destinerà risorse per risolvere criticità legate ai principali affluenti dei fiumi Secchia e Panaro.

Gazzolo ha poi affermato che da tempo è in corso una discussione su come rendere Aipo più integrata nell’ambito delle politiche regionali, più snella ed efficace nella sua azione; nel corso di questa legislatura regionale “potranno essere prese decisioni in tal senso, le quali dovranno comunque essere condivise da tutte e quattro le Regioni istitutrici”. Quanto alla questione dei risarcimenti, l’attività di ricognizione è stata capillare e “delle 23.588 domande pervenute, 2.349 sono state ammesse a contributo e 1.125 hanno chiesto e ricevuto almeno un’erogazione entro il 31 gennaio scorso, per un totale di 6.140.957 euro”. Infine, in relazione alle esenzioni fiscali ai cittadini alluvionati, concesse per il primo semestre 2014, la Regione è ancora impegnata nel tentativo di trovare con il Governo una soluzione alla mancata proroga.

Insoddisfatto della risposta, Bargi ha lamentato il fatto che “non siano stati forniti dati percentuali su cui misurare l’effettiva concretizzazione delle richieste di risarcimento. La sensazione è che la Giunta sottovaluti gravemente le necessità impellenti di un’area ripetutamente colpita da gravi eventi atmosferici, dove occorre fare in fretta per evitare che le aziende chiudano e chi ha saputo risollevarsi l’ha fatto finora con le proprie forze”.

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