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Il biomedicale a tre anni dal sisma: liquidati il 16% dei risarcimenti ricostruzione

da | Apr 21, 2015 | Mirandola, Ricostruzione, Risarcimenti | 0 commenti

La ricostruzione delle imprese del distretto biomedicale modenese danneggiate dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, sta procedendo. Questo andamento è fotografato anche da una rilevazione effettuata su un campione di aziende dal portale tematico www.distrettobiomedicale.it che compie nel 2015 un anno di vita, collegato alla rivista La Plastica della Vita si occupa da oltre 10 anni di informare le aziende del settore biomedicale.

Dal 25 marzo 2015 al 15 aprile 2015 è stato effettuato un sondaggio sul tema biomedicale e ricostruzione rivolto alle aziende del distretto biomedicale suddivise in 4 categorie: grandi aziende, piccole e medie imprese, sub fornitori e fornitori specializzati. Dalla rilevazione emerge che i danni i danni subiti sono risarcibili per il 27,27% interamente e per il 52,73% parzialmente: quasi il 73% delle imprese hanno già avviato le pratiche di risarcimento. In merito all’istruttoria di risarcimento per il 16,36% è ultimata con fondi già liquidati, per il 25,45% è ultimata in attesa di liquidazione dei fondi e per il 32,74% è in corso.

Hanno risposto al sondaggio l’84,5% delle aziende biomedicali mirandolesi: le percentuali di risposta per ogni categoria riguardano 85% grandi aziende, 87% Pmi, 86% fornitori specializzati, 86% subfornitori specializzati. In tema di scenari e prospettive per le PMI, nell’ultimo numero della rivista “La Plastica della Vita” sono stati pubblicati due reportage sulle fiere Medica di Dusseldorf e Arab Health di Dubai. Risulta evidente che il distretto biomedicale mirandolese non si muove in modo compatto come hanno fatto altri (sia in Italia sia all’estero), probabilmente perché le difficoltà post sisma e la ricostruzione hanno assorbito molte delle energie e delle risorse degli imprenditori. Per il futuro però è indispensabile che le piccole e medie imprese utilizzino strumenti di aggregazione come le reti di imprese ed investano sull’internazionalizzazione utilizzando i bandi di finanziamento della Regione Emilia.

Lo scenario (Fonte ASSOBIOMED)

Totale aziende del comparto biomedicale in E-R 392 per un totale di dipendenti 7885. Di queste imprese 63 sono multinazionali (329 le altre). Ben 104 aziende sono nel Modenese (3.500 i dipendenti, il 36% del fatturato prodotto dal settore in E-R). Circa un centinaio sono quelle del Distretto biomedicale mirandolese.

In Italia il 73% delle imprese si concentra in 6 regioni cui è riconducibile l’88% del fatturato totale: si tratta di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Toscana e Piemonte. Sono 989 i produttori diretti e il 18% sono multinazionali mentre il 9% ha capitale estero. La ripartizione regionale delle imprese produttrici, pur sempre con la Lombardia in testa, vede al secondo l’Emilia-Romagna.

Il censimento – aggiornato al mese di giugno 2014 – ha rilevato 255 start-up con attività di interesse per il settore dei dispositivi medici. Il 61% delle start-up censite è concentrato in quattro regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte. Il 55% ha origine come spin-off della ricerca pubblica; poco più del 36% risulta essere.

Dati export

Emilia-Romagna meglio di Francia e Germania Emilia-Romagna batte Francia e Germania. Il campo è quello dell’export, cresciuto nell’ultima parte del 2014 del 3,5%. Su base annua la crescita è stata del 4,2%, con una dinamica migliore non solo a quella dei distretti italiani (+3,7%), ma superiore anche all’intero sistema manifatturiero tedesco (+2,6%) e francese (+0,7%). Questo emerge dal monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna curato dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma. Nel 2014 le esportazioni dei distretti della regione hanno raggiunto 11,4 miliardi di euro, nuovo massimo storico, posizionando la regione al quarto posto, dopo Lombardia, Veneto e Toscana. il biomedicale di Mirandola segna un +9,7%.

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