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Sepulchrum, quei morti viventi che hanno rallegrato San Felice – FOTO

da | Ott 4, 2016 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

E’ bastata una splendida giornata  di sole di quelle che ti fan venir voglia di star fuori all’aria aperta, la gentilezza e la bravura dei figuranti, la perfetta macchina organizzativa che ha garantito spettacolo, tranquillità e pulizia per far diventare la manifestazione più contestata della storia di San Felice sul Panaro in una delle iniziative di maggior successo di questa estate nella Bassa.

Certo, il tema era facile prevedere avrebbe fatto storcere il naso a più d’uno. La morte è uno degli ultimi tabù della nostra società, a certe cose meglio non pensarci, e la paura non è un sentimento che la televisione insegna a gestire. Ma sapientemente mescolata ad arte, suggestioni letterarie, spettacolarità e scenografia, a San Felice si è vista una morte digeribile, affascinante e soprattutto appassionante.

Qualcosa di un po’ più dark e sanguinario del Magico Carnevale, che a volte abbiamo visto calarsi in cupe atmosfere gotiche, meno colorato di una Tutti Tinti Run e decisamente più interessante della solita sagra paesana, con quegli spettacoli ben orchestrati che hanno appassionato il pubblico, anzitutto la lotta tra cacciatori e morti viventi.

Notevole la valenza simbolica degli altri spettacoli, che hanno saputo colpire  le nostre sensibilità senza offendere o ferire.

Saggia la scelta di rimettere immediatamente a posto la città, tirando via i lugubri rottami di auto e aereo che riempivano il centro e spennellando di bianco i graffiti dark in centro.

Bravi gli organizzatori che hanno saputo coinvolgere e hanno retto bene alle polemiche.

Occasione persa per chi non ha voluto aderire o si è tirato indietro all’ultimo momento.

Bravi anche i sanfeliciani, che non si sono fatti spaventare e hanno riempito le piazze: ci vuol mica uno zombie qualunque per metterci paura, ormai!

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