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Accoglienza profughi, Finale Emilia dice no

da | Feb 6, 2017 | Finale Emilia, Richiedenti asilo | 0 commenti

Il Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, ha incontrato lunedì 6 febbraio i sindaci dei nove comuni dell’Area Nord per verificare la loro posizione riguardo l’eventuale accoglienza di profughi richiedenti asilo.

Per il Comune di Finale Emilia, unico di tutta la Bassa guidato dal centrodestra ha partecipato all’incontro il vice sindaco leghista Lorenzo Biagi, ma è l’intera Giunta Comunale a voler esprimere la propria posizione, con una dichiarazione condivisa da tutti i componenti.

“Non è questione di atteggiamenti legati all’orientamento politico – spiega la Giunta in una nota- qui siamo di fronte a una situazione oggettiva di difficoltà che rende, a nostro parere, inattuabile l’accoglienza di profughi nel nostro Comune. Siamo ancora alle prese con una grave crisi economica che ormai da parecchi anni attanaglia la nostra società e, non dimentichiamolo, restiamo nel pieno di un’emergenza provocata dal sisma di maggio 2012”.

Emergenza che la stessa Regione Emilia Romagna ha prolungato, per il momento, fino al 31 dicembre 2018, mache potrebbe essere ulteriormente procrastinata, vista i tempi dilazionati della ricostruzione.

“I nostri servizi sociali – conclude la Giunta – rischiano già il collasso, costretti come sono a fronteggiare quotidianamente file di persone, italiane e straniere, che si rivolgono al Comune per chiedere aiuto. Il rispetto delle istituzioni fa parte del nostro dna ma, in questo scenario, l’arrivo di profughi richiedenti asilo riteniamo non sia né economicamente, né socialmente sostenibile per questo territorio e per il nostro Comune in particolare, che già accoglie e cerca di integrare più di 1700 cittadini stranieri (pari all’11 per cento dei residenti), provenienti da una quarantina di Paesi al di fuori dell’Unione Europea. Dichiariamo quindi l’assoluta indisponibilità a una eventuale imposizione e di volerci avvalere di tutti i mezzi leciti per fronteggiare questa possibilità”.

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