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Vigili del fuoco, continuano gli incontri per dire no alla riforma

da | Feb 8, 2017 | Ultime news | 0 commenti

Continua l’azione di sensibilizzazione del sindacato Fp/Cgil verso tutti i parlamentari in merito alla recente proposta della riforma dell’organizzazione dei Vigili del Fuoco che sancisce, ancora una volta, ma con più determinazione, un modello organizzativo ben lontano da un sistema di soccorso efficiente ed efficace, ma soprattutto economico nell’ambito di un più funzionale sistema di Protezione Civile.
A riguardo il senatore modenese Pd Stefano Vaccari ha ascoltato venerdì scorso le preoccupazioni dei Vigili del Fuoco modenesi considerato che il progetto di riorganizzazione del Corpo male si combinerebbe con la riforma del sistema di Protezione Civile che oggi, martedì 7 aprile, con legge delega dovrebbe essere varata dal Senato.
La Fp/Cgil vuole ancora una volta ribadire che, mentre da tempo i Vigili del Fuoco stanno lavorando in Abruzzo per assistere e soccorrere le popolazioni terremotate, così come hanno fatto anche a L’Aquila e a Modena sia per il terremoto che per l’alluvione, oltre ovviamente al soccorso quotidiano, qualcuno al Viminale si sta preoccupando di riorganizzare il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco italiani affidandone la totale direzione ai Prefetti e relegando ad un ruolo secondario i dirigenti tecnici nell’ambito del sistema di soccorso.

“C’è una preoccupante ripetizione di un provvedimento di legge che già alcuni anni faha ridimensionato notevolmente il ruolo dei pompieri sia nell’ambito del soccorso tecnico urgente, ma soprattutto come attori principali nel campo della previsione, prevenzione e soccorso in tutti gli scenari di Protezione Civile” afferma Vincenzo Santoro della Funzione Pubblica/Cgil commentando il testo del disegno di legge di riforma del Corpo Nazionale.
Mentre la legge 225/1992 è chiara e sancisce che “I Vigili del Fuoco sono la componente fondamentale del servizio di Protezione Civile”, la riforma già varata alcuni anni fa è andata in senso opposto, ribadendo la permanenza dei Vigili del Fuoco nel Ministero dell’Interno, vanificando i principi della stessa legge 225.
“E allora ci chiediamo perché – continua il sindacalista della Fp/Cgil – con il nuovo progetto di riorganizzazione dei Vigili del Fuoco si vuole accentuare un’organizzazione burocratizzata assegnando la gestione totale del principale servizio di soccorso tecnico ai Prefetti, i quali, pur svolgendo un ruolo molto importante, hanno pur sempre una diversa mission nell’ambito della Pubblica Amministrazione”.
“Ci chiediamo perchè – spiega Santoro – la gestione e l’organizzazione di un servizio svolto da tecnici, non debba essere affidata totalmente a tecnici, visto che tra l’altro negli ultimi anni c’è stato uno sviluppo notevole del Corpo nazionale con l’acquisizione di una serie di specializzazioni connesse al soccorso, ma soprattutto alla prevenzione dei rischi”.
Peggio ancora il nuovo disegno di legge di riorganizzazione oltre che assegnare ai Prefetti il ruolo di direzione e gestione dei Vigili del Fuoco, prevede che le funzioni di gestione decentrata di tutta l’attività tornino ad essere accentrate presso il Ministero dell’Interno a Roma, nonostante le denunce di tutti i sindacati che negli anni hanno sempre evidenziato gli effetti di questo metodo organizzativo che non considera adeguatamente i problemi della periferia.
A Modena per anni abbiamo scelto percorsi diversi per cercare di difendere la tutela della nostra comunità, come ad esempio la costituzione di presidi decentrati per rispondere alle esigenze del territorio in controtendenza rispetto ai modelli impositivi del Viminale, scelte che non sempre sono state gradite.
Il sindacato vuole difendere quelle scelte ad ogni costo e per questo la FP/Cgil si opporrà con tutta la sua forza a questa nuova riorganizzazione che inciderebbe principalmente sul servizio e sui lavoratori.
A puro titolo di esempio, l’accentramento di funzioni al centro non consente ancora di avere un organico adeguato, così come il mancato inserimento dei Vigili del Fuoco nel Dipartimento di Protezione Civile non consente di avere salari adeguati. La permanenza di inquadramento nel Ministero dell’Interno porta ad un’iniziale equiparazione con altri corpi della Stato, che però non si traduce in maggior salario visto che gli altri corpi di sicurezza beneficiano di altre indennità che non possono essere assegnate ai Vigili del Fuoco per il tipo di lavoro che fanno.
Per questi motivi apprezziamo l’interessamento del senatore Vaccari che ha recepito la posizione della Cgil che chiede che sia fermato questo ennesimo scellerato progetto ai danni dei lavoratori dei Vigili del Fuoco. La Fp/Cgil auspica che analoga sensibilità sia dimostrata anche dagli altri parlamentari modenesi.
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