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Mirandola, sopralluogo al cantiere del nuovo Galilei. L’inaugurazione a settembre

da | Mar 7, 2018 | Mirandola, Ricostruzione, Scuola | 0 commenti

Quattro piani, cinquantadue aule, quasi sette mila metri quadrati. Sarà così la nuova sede dell’istituto Galilei di Mirandola in via Barozzi, nell’area dove sorgeva il vecchio edificio, unico istituto superiore demolito per i gravi danni subiti.

Il cantiere, gestito per conto della Provincia dalla Iti Impresa Generale di Modena, terminerà in maggio, in linea con il cronoprogramma; poi partiranno i lavori di allestimento di aule, laboratori e uffici, oltre alle ultime opere complementari, in vista dell’inaugurazione della scuola, in settembre, in occasione del nuovo anno scolastico.

Per fare il punto sui lavori si è svolto un sopralluogo nel cantiere di via Barozzi, mercoledì 7 marzo, al quale hanno parteciperanno Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Maino Benatti, sindaco di Mirandola, Milena Prandini, dirigente scolastico dell’istituto tecnici della Provincia e i rappresentanti degli enti che finanziano l’opera: Paolo Barilla, vicepresidente del gruppo Barilla, Luca Virginio, direttore comunicazione e relazioni esterne del gruppo Barilla, Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e dell’associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna, e Giovanni Belluzzi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola.

Nel corso della visita Muzzarelli, dopo aver ringraziato tutti gli enti sostenitori e confermato i tempi dell’intervento, ha sottolineato l’importanza di «un’opera fondamentale che completa la ricostruzione delle scuole superiori dell’area nord danneggiate dal sisma», mentre Paolo Barilla ha parlato di «una ulteriore opportunità per una realtà vitale che nelle difficoltà ha trovato un nuovo entusiasmo per ripartire»; Cavicchioli ha ribadito che «ancora una volta la rete della Fondazioni ha fornito un segnale importante di presenza attiva e concreta sul territorio», mentre il sindaco Benatti ha evidenziato il ruolo fondamentale assegnato alla scuola da enti e istituzioni nel percorso della ricostruzione.

L’intervento ha un quadro economico complessivo di oltre dieci milioni e 700 mila euro finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena,  (quattro milioni e 850 mila euro), l’Associazione tra Fondazioni di Origine Bancaria dell’Emilia-Romagna  (un milione e 665 mila euro), Barilla (un milione di euro), Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (un milione di euro), Fondazione di Vignola (521 mila euro) e la Provincia di Modena che ha stanziato un milione e 664 mila euro.

L’istituto in questi anni è continuato a crescere, anche grazie al nuovo indirizzo di chimica, materiali e biotecnologia: attualmente il Galilei, ospitato nell’edificio temporaneo allestito in via 29 maggio dopo il sisma, è frequentato da oltre 1.200 studenti (nel 2012 erano circa mille).

Come sarà la nuova scuola

La nuova sede del Galilei sarà all’insegna del risparmio energetico e antisismica; misurerà circa quasi sette mila metri quadrati, sviluppati su quattro piani, dove troveranno posto 52 aule, otto laboratori, bar, biblioteca, ufficio, archivio e locali di servizio.

Nei programmi della Provincia, gli spazi scolastici temporanei attualmente utilizzati dal Galilei, realizzati in via 29 maggio 29 dalla Regione dopo il sisma, saranno completamente ristrutturati e messi a disposizione di parte degli studenti del Luosi e degli studenti del liceo Pico (in tutto circa 600) in accordo e sulla base delle esigenze delle due scuole.

L’edificio sorge nell’area dove sono presenti l’istituto Luosi, ripristinato nel 2014 dalla Provincia dai danni del sisma, con un investimento di oltre due milioni e il contributo di Eni, la nuova palestra, la palazzina Annigoni ristrutturata sede di laboratori e officine, e la palazzina a servizio del Galilei che si era salvata dal sisma, ma con danni, che è stata ristrutturata.

Nell’area del cratere la Provincia ha completato negli anni scorsi, con i fondi della Regione per la ricostruzione, anche i recuperi per i danni del sisma degli istituti Morandi e Calvi di Finale.

La Provincia gestisce la manutenzione di 58 edifici scolastici superiori, 24 palestre quasi 1400 aule e oltre 500 laboratori.

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