FINALE EMILIA – Delitto Ansaloni a Finale Emilia, chiesto il processo per due della banda di giovani accusata del delitto della pensionata. Il terzo componente del gruppo è stato invece scarcerato, e dovrà rispondere solo di ricettazione di quanto venne rubato.
Il 18 settembre dello scorso anno la signora Mirella Ansaloni, 79 anni, fu trovata morta nel suo appartamento di via Orazio Vecchi a Finale Emilia. Di primo acchito sembrava una morte naturale, ma l’autopsia rivelò il delitto: la pensionata era stata uccisa con un colpo di bottiglia in testa. La testimonianze dei vicini che raccontarono ai Carabinieri i movimenti sospetti che c’erano stati quel giorno attorno alla casa della donna mise i Carabinieri sulle tracce di un gruppetto di amici, tutti di origine straniera e appena maggiorenni. Ayoub Lamsid, 20 anni, Hamza Driouch 20 anni e Samir Rida, 21 anni, vennero arrestati e ognuno diede una versione dei fatti diversa. Ora la procura ha ricostruito la vicenda e messo nero su bianco le accuse.
Secondo l’impianto accusatorio della pm Claudia Ferretti quel giorno a casa di Mirella Ansaloni erano in due, Ayoub e Hamza. I due avevano bussato con la scusa di un bicchiere d’acqua, e la signora li aveva fatti entrare perchè conosceva Ayoub, che per tanti anni aveva abitato nell’appartamento antistante al suo con la famiglia. Ma i due erano alla ricerca di soldi, e aggredirono la signora per poi fuggire con pochi euro e una collanina d’oro. Il monile lo rivendettero a Milano, e qui entrò in gioco il terzo amico, Samir, che mise materialmente in vendita il gioiello in un compro oro.
I tre vennero portati in carcere a ottobre, e se il ruolo di Samir dopo le indagini che hanno rivelato che non c’erano sue tracce sul luogo del delitto si è ridimensionato ed è stato scarcerato (può aspettare il processo per ricettazione a casa), restano detenuti sia Ayoub che Hamza. Per i due la Procura ha chiesto il processo per rapina aggravata e omicidio.
Il ritaglio de Il Resto del Carllino del giorno dell’arresto della banda
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