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All’Università si studiano le emergenze ambientali

da | Dic 18, 2018 | Bastiglia, Cronaca | 0 commenti

Un corso, unico in Italia, per formare figure professionali nell’ambito della previsione, prevenzione e gestione delle emergenze territoriali, ambientali e sanitarie. Lo promuove per il secondo anno Unimore insieme a Comune di Modena, Accademia Militare, Esercito Italiano, Arpae, Direzione regionale dei Vigili del fuoco, agenzia per la sicurezza territoriale e protezione civile, finanziata dalla Cassa di Risparmio di Modena.

L’obiettivo del corso EmTASK è fornire ai partecipanti una solida preparazione di base e competenze interdisciplinari che possano favorire un approccio olistico nella prevenzione, gestione e superamento delle emergenze, per operare in modo consapevole in caso di eventi calamitosi. Il corso, inoltre, presenta alcuni aspetti peculiari che lo rendono unico nel panorama nazionale: è il risultato di un’azione congiunta di importanti Istituzioni nazionali con competenze scientifico-tecnologiche, gestionali e operative rilevanti nel settore; prevede la collaborazione con importanti istituzioni estere; si inserisce a pieno titolo nelle azioni di formazione continua degli adulti, supportate dalla Commissione Europea e può quindi permettere la partecipazione a bandi per la mobilità transnazionale di docenti e studenti nell’ambito del Programma Erasmus Plus – Action K2 (Strategic Partnership).

“Il percorso formativo prende spunto anche per la seconda edizione del corso dall’esperienza maturata dalle istituzioni locali in occasione della gestione di emergenze, come il terremoto in Emilia del 2012 e l’alluvione del Fiume Secchia nel 2014 – ha commentato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano -. Interverranno in qualità di docenti, esperti di importanti Istituzioni ed Enti impegnati nell’ambito dei soccorsi e delle emergenze, oltre che ricercatori di importanti istituzioni italiane. Tra gli aspetti che continuano a rendere questa iniziativa unica nel panorama nazionale c’è la interdisciplinarietà della iniziativa che coinvolge numerosi dipartimenti e competenze presenti in Ateneo”.

Tre gli indirizzi: scientifico-tecnologico, medico-biologico-sanitario e giuridico-economico-sociale. I posti disponibili sono 50. Domande di ammissione da inoltrare via internet entro il 10 gennaio 2019.

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