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Incendio a Mirandola, ecco come Otman è riuscito a entrare

da | Mag 23, 2019 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Avrebbe usato un attrezzo, ora nelle mani dei Carabinieri per le indagini, Otman, il 18enne magrebino che nella notte del 21 maggio ha dato fuoco alla caserma della Polizia Municipale di Mirandola provocando la morte di due persone e il ferimento di sedici.

Il particolare viene reso noto da un comunicato del Comune di Mirandola che precisa e smentisce alcune ricostruzioni circolate in questi giorni:

La sede della polizia municipale di Mirandola in via Roma era dotata di allarme anti intrusione e anti incendio. L’allarme è entrato in funzione lo scorso 21 maggio: la testimonianza è stata raccolta direttamente dal Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba.

La serratura della porta di ingresso principale che si affaccia su via Roma, che alla fine del 2018 era stata oggetto di manutenzione insieme al video citofono, è stata divelta con l’utilizzo di un attrezzo ed è stata consegnata ai carabinieri che l’hanno acquisita. La video sorveglianza ha ripreso l’uomo che si è introdotto nella sede. L’edificio aveva tutte le finestre con inferriate e proprio per migliorare ulteriormente il livello di sicurezza era stata richiesta una nuova porta. La stazione della polizia municipale di Mirandola non ha obbligo del “piantone” in quanto le sue attività si svolgono di solito di giorno e non h24. Solo i corpi di polizia municipale con oltre 70/80 agenti, possono garantire una presenza tutte le sere della settimana.

La polizia municipale dell’Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord, nonostante abbia 55 agenti, riesce comunque a garantire una presenza serale quattro volte a settimana, mentre solo nei casi dove esistono oltre 100 agenti vi può essere la possibilità del notturno.

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