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Nonantola, dopo le polemiche parla l’assessora che non manda i figli a scuola ma li educa a casa

da | Set 27, 2019 | Nonantola | 0 commenti

NONANTOLA – “Abbiamo praticato e continueremo a praticare un modello di istruzione inclusivo”. A Nonantola, dopo le polemiche parla l’assessora che non manda i figli a scuola ma li educa a casa.

Scrive l’assessora

La mia scelta – spiega Elena Piffero – pienamente inserita dunque nel quadro costituzionale, afferisce alla sfera personale: non arreca danno alla collettività e non pregiudica in alcun modo la mia lealtà, la mia fedeltà e il mio impegno rispetto al programma politico della coalizione di governo, che peraltro ho contribuito a stendere in prima persona. Vi si legge: “Per creare una società aperta, inclusiva, solidale, accogliente, partecipata e creativa dobbiamo sostenere un sistema educativo aperto, inclusivo, solidale, accogliente, partecipato e creativo. L’accesso alla conoscenza e al sapere, la formazione e la crescita culturale sono diritti fondamentali ed inalienabili di tutti i cittadini. In una società sempre più statica come la nostra rappresentano il primo, forse l’unico, ascensore sociale. Il compito primario di una Amministrazione Comunale quando si parla di istruzione è rendere effettivi questi diritti a tutti, ponendo il sistema di istruzione come perno fondamentale di tutte le proprie politiche e mettendo in rete le competenze sviluppate dalle istituzioni scolastiche con quelle disponibili nei servizi comunali e con il ricco patrimonio ambientale, storico e associativo che è stato possibile creare e sviluppare nel nostro Comune.

Abbiamo praticato e continueremo a praticare – prosegue l’assessora all’Ambiente – un modello di istruzione inclusivo, cooperativo, pluralista e laico, ossia rispettoso di qualsiasi convinzione etica, politica o religiosa che sia riconosciuta dalla Costituzione. Garantiremo sempre a tutti uguali opportunità affinché nessuno sia lasciato indietro o si possa sentire escluso a causa di insormontabili barriere d’accesso.”

 

Su questo programma “a favore di un sistema educativo aperto, inclusivo, solidale, accogliente, partecipato e creativo” – conclude  Elena Piffero – la Giunta, me inclusa, orienterà le proprie scelte politiche. Su questo non c’è stata, non c’è e non ci sarà alcuna esitazione né alcuna contraddizione. Il mio collega assessore Enrico Piccinini, con delega all’istruzione, sa di poter contare sul mio pieno appoggio in questo senso.

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