MEDOLLA – “I rifiuti rimarranno per sempre, si deve fare passo indietro”. E’ questo il senso dell’intervento dell’opposizione di Medolla, con i consiglieri capogruppo Lavinia Zavatti (Lega) e Marco Bergamini (civici) che replicano a quanto emerso durante la conferenza stampa congiunta Aimag – Comune di venerdì mattina:
Scrive Zavatti:
Giuda tradì per 30 monete d’argento. Oggi, avviene il medesimo fatto, per 2,5 milioni di euro. Una somma, per un ente pubblico, capace di coprire qualche magagna in bilancio e rassicurare per breve tempo una tranquillità economica. Quindi la sicurezza ambientale e la nostra salute sono appena state quantificate in due milioni e mezzo. Per una montagna di rifiuti che resterà per sempre. Lo hanno detto loro, riceviamo rifiuti dagli anni Settanta. Cinquant’anni di rifiuti. Di reflui derivanti da depurazione, scarti aziendali, fanghi di lavorazione.
Lo hanno finalmente reso noto. In mezzo a un mare di parole, è chiaro come Medolla appaia per loro l’ultimo baluardo disponibile. Come possono continuare ad affermare che non emetteranno odori se già ora ne siamo invasi!? Perché non hanno coperto i cumuli al termine delle loro opere nel 2017 come da contratto? Perché non vi è ancora un parere della Regione? Con che diritto il sindaco afferma che questo non sia un provvedimento che tocchi direttamente i cittadini?Ringrazio si sia tenuta questa conferenza stampa, perché credo che queste parole denotino un auto goal senza precedenti. Sarebbe stata una buona occasione per l’amministrazione di ammettere il proprio errore e fare un passo indietro. Invece l’orgoglio e gli interessi hanno vinto. Venerdi sera non ci saranno bandiere o partiti, parteciperanno i rappresentanti di ogni schieramento. Villafranca non è in vendita.
Aggiunge Bergamini:
Alla conferenza stampa fatta dal sindaco con Aimag rispondiamo questa sera con assemblea pubblica.
L’auditorium era stato prenotato per la conclusione della mia campagna elettorale.
Ho fatto un passo indietro e ritirato tutti i simboli di partito invitando tutti gli schieramenti e comitati a dire la loro. Non ci siamo dimenticati nemmeno del Sindaco e del capogruppo di maggioranza.
Una questione seria come la riapertura della discarica non può essere discussa nelle segrete stanze e tenuta nascosta alla cittadinanza.
Il modello partecipativo è quello che priviligiamo per arrivare a scelte condivise e consapevoli.
La terra è di tutti, soprattutto dei nostri figli, facciamo in modo di non comprometterla
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