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Emergenza Coronavirus, Palma Costi: “Sicurezza ambienti lavoro unico criterio per ripresa”

da | Apr 16, 2020 | Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino | 0 commenti

“La sicurezza individuale e collettiva degli ambienti di lavoro, unico criterio per la ripresa del manifatturiero – la consigliera regionale modenese Pd Palma Costi è intervenuta oggi in Commissione Politiche economiche – Occorre superare i codici Ateco e prevedere la ripresa delle filiere in un quadro di regole condivise ed applicabili nelle realtà aziendali”. Ecco la sua dichiarazione:

“Fino al vaccino e a cure certe si dovrà convivere con il coronavirus e l’unico criterio per la ripresa produttiva del sistema manifatturiero (compresa la logistica) deve essere la sicurezza individuale e collettiva negli ambienti di lavoro. Molto positivo che la Giunta abbia convocato il tavolo regionale del Patto per il lavoro perché è indispensabile procedere a un quadro di linee o regole condivise, da proporre al confronto con il Governo, in grado di assicurare omogeneità su tutta la Regione e da tradurre e monitorare in ogni territorio con modalità e parametri altrettanto omogenei. E’ infatti evidente che la discriminante non può essere il codice Ateco, che ha dimostrato quanto sia anacronistico, di difficile applicazione e controllo alla prova dei fatti, bensì la capacità di assicurare sicurezza individuale e collettiva tramite protocolli basati su organizzazioni del lavoro e della produzione che permettano il distanziamento fisico, kit completi di protezione, sanificazioni, utilizzo di tecnologie atte allo scopo (il Governo sta lavorando sulle app per tracciabilità  degli spostamenti) utilizzo di metodologie condivise sui controlli di salute dei  lavoratori (test sierologici, febbre ecc.) lavorando sulle  filiere produttive che ricomprendono tutte le imprese di tutte le dimensioni. Un ruolo fondamentale dovranno averlo le strutture dedicate della sanità pubblica al fine di accompagnare e supportare in modo collaborativo e non burocratico/formale l’attuazione dei protocolli di sicurezza soprattutto nelle piccole imprese. Medicina del lavoro ed Igiene pubblica devono lavorare con il sistema imprenditoriale e collaborare alle soluzioni di prevenzione e protezione più efficaci possibili, anche utilizzando strumentazioni innovativi e nuove modalità organizzative della produzione. E’ arrivato il momento di scrivere poche regole efficaci, pensate perché siano facilmente e realmente gestibili nell’interesse dei lavoratori, e che ex ante siano definiti i controlli e a chi competono, definendo perimetro, modalità e poteri di intervento. Protocolli di gestione, che dovranno modificarsi con l l’evoluzione della situazione, che dovranno entrare nella cultura della sicurezza degli ambienti di lavoro e non solo. Ma sarà anche l’opportunità per costruire nuove produzioni, nuovi prodotti e nuove modalità di produrre”.

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