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Dall’Aula linea green, approvati tre atti di Europa Verde-ER Coraggiosa e uno del M5s

da | Giu 24, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, Bomporto, Altri Comuni | 0 commenti

Via libera dell’Assemblea legislativa a tre risoluzioni targate Silvia Zamboni di Europa VerdeIgor Taruffi e Federico Amico di Emilia-Romagna Coraggiosa. La direzione tracciata dai tre atti è quella della sostenibilità ambientale e sociale (anche attraverso l’incentivazione dello smart working per limitare gli spostamenti). Un nuovo percorso, si spiega, “che porti a cambiamenti ambientali virtuosi in tutti gli ambiti della vita del cittadino, partendo dall’impegno rivolto a contrastare i cambiamenti climatici (seguendo la via della green economy) e promuovendo la diffusione delle fonti di energia rinnovabile e modelli di mobilità sostenibile”. Quindi, dai due partiti di sinistra si chiede di “ripartire dalla responsabilità ecologica e, conseguentemente, dalla tutela della salute degli emiliano-romagnoli, ribadendo la strategicità rappresentata dal sistema sanitario pubblico (con particolare attenzione anche alla medicina del territorio)”.

Sul tema mobilità i tre consiglieri, in particolare, chiedono poi la revisione del piano regionale interno, che non menziona le nuove tecnologie di micromobilità elettrica (come ad esempio hoverboard, segway e monopattini elettrici), anche con l’ausilio del mobility manager d’area (soggetto da sfruttare anche nel privato, a partire dalle imprese). Infine, sottolineano Zamboni, Taruffi e Amico, “chiediamo di avviare questo percorso incentivando i dipendenti regionali a ridurre l’utilizzo dell’auto privata (favorendo contestualmente anche la digitalizzazione dei territori)”.

Approvato anche un quarto atto a firma Silvia Piccinini (M5s), emendato dalla maggioranza. La consigliera sollecita “misure che incentivino l’utilizzo dei mezzi ambientalmente sostenibili come le biciclette (favorendo anche la realizzazione di nuove piste ciclabili) e tutti i veicoli elettrici”. La pentastellata chiede anche particolare attenzione verso il sistema del trasporto pubblico.

Nell’emendamento del Pd a firma Stefano Caliandro, Marcella Zappaterra, Nadia Rossi e Andrea Costa si chiede invece di ampliare la rete delle colonnine elettriche sul territorio regionale.

Per Emiliano Occhi (Lega) gli indirizzi regionali in tema di ambiente mancano di pragmatismo, per il consigliere “le transizioni non devono essere feroci, ma concertate con i territori: spesso abbiamo riscontrato- ha rimarcato- da parte della maggioranza estremizzazioni ideologiche”. Anche per Michele Facci (Lega) le tematiche ambientali “non devono essere trasformate in manifesti faziosi”. Il consigliere sostiene modelli di mobilità sostenibile ma chiede anche equilibro rispetto allo sviluppo infrastrutturale della regione (in particolare per le aree periferiche – rimarca – in cui i mezzi tradizionali sono ancora indispensabili per il lavoro). Per Daniele Marchetti (Lega) “è importante che anche la sinistra abbia compreso l’importanza di avere presidi sanitari sui territori”. Il consigliere ricorda poi come il sistema sia stato depotenziato negli ultimi anni.

Per Andrea Costa (Pd) “la salvaguardia del pianeta è collegata alla sopravvivenza del genere umano”, le nostre politiche – aggiunge – sono inevitabilmente interconnesse a questo tema, “un argomento che riguarda tutti”. Sosteniamo quindi, evidenzia il consigliere, “modelli più sostenibili”.

Michele Barcaiuolo (Fdi) parla di “ipocrisia”. Le tematiche ambientali, spiega, “dovrebbero essere analizzate con più attenzione, affrontate con la forza della politica ma a livello globale”. Anche per Marco Lisei (Fdi) “sull’ambiente dobbiamo tenerci distanti da un approccio ideologico e strumentale”. Cerchiamo invece di avere un approccio “che non demonizzi solo alcuni dei fattori inquinanti”, anche perché “le politiche regionali adottate fino ad ora non si sono rivelate efficaci”.

Per Giulia Pigoni (lista Bonaccini), che risponde ai consiglieri di Lega e Fdi, “non c’è alcuna demonizzazione dell’argomento”. È importante, rimarca, “mantenere alta l’attenzione sui temi ambientali e investire sempre più su una mobilità alternativa”.

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