Mafia e legge sugli appalti, i sindaci della Bassa a confonto col sindacato

Una proposta di legge di iniziativa sugli appalti e i diritti dei lavoratori, che mira a raccogliere il maggior numero di firme possibili entro la fine di aprile, fra lavoratori, pensionati e cittadini, nonché a coinvolgere le Istituzioni e Associazioni modenesi su tale proposta. Il sistema degli appalti pubblici e privati rappresenta infatti una parte importate del sistema economico modenese, con oltre 30.000 addetti diffusi nei principali settori produttivi. C’è al lavoro la Cgil Modena, e il primo incontro già questa mattina con i Sindaci dell’Area Nord, fra i primi a rispondere all’appello del sindacato.
Il segretario della Cgil di Modena Tania Scacchetti e il coordinatore Cgil di Mirandola Erminio Veronesi hanno illustrato le tre principali finalità della proposta di legge: garanzia dei trattamenti retributivi, contributivi e fiscali dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati (con l’effettiva responsabilità solidale); contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese; tutela dell’occupazione nei cambi di appalto.
“Abbiamo riscontrato ampia condivisione dei sindaci sulla necessità di un intervento legislativo in materia di appalti – affermano il segretario Cgil Scacchetti e il coordinatore di zona Veronesi – intervento indispensabile per il contrasto al lavoro povero e per la difesa del lavoro di qualità, nonché per il contrasto ai fenomeni di corruzione e illegalità troppo spesso presenti nel sistema degli appalti”. I sindaci hanno anche sottolineato il loro impegno nel contrasto al massimo ribasso nelle gare pubbliche e a favorire la riduzione delle stazioni appaltanti pubbliche nel distretto.
I sindaci si sono poi impegnati a garantire i permessi per i tavoli per la raccolta delle firme in tutti i Comuni dell’Area Nord, durante i mercati cittadini.