di Francesco Mandrino
La Fondazione Teatro Borgatti, nell’ambito della Stagione Teatrale 2016/17 del Teatro Pandurera, ha presentato il Concerto di Capodanno, tenutosi presso l’Auditorium San Lorenzo a Cento. Nella ex chiesa perfettamente restaurata, ornata dai grandi dipinti del Guercino, si è esibita l’Orchestra Senzaspine diretta da Tommaso Ussardi.
L’Orchestra Senzaspine è un’associazione che conta quasi 200 musicisti di età inferiore ai 35 anni, i quali, in formazione variabile, hanno già all’attivo oltre 200 eventi musicali.
Il nutrito programma si è svolto in un continuo crescendo che, a partire dall’elegante e malinconico Valzer n° 2 di Schostakovich, passando attraverso famosi brani operistici, interpretati dal soprano Rakhsha Ramezani e dal tenore Angelo Goffredi, ha condotto gli spettatori fino ai brani più coinvolgenti del finale. La buonissima acustica dell’auditorium ha pienamente reso in ogni momento la bravura degli interpreti. Da sottolineare la partecipazione emotiva del direttore Tommaso Ussardi, che è stata determinante per il coinvolgimento del pubblico, il quale ha certamente dato una nota di mondanità con la presenza di signore che hanno proposto parure, cappellini e capi di gran classe.
In conclusione tutto l’auditorium si è concesso a quello che è ormai considerato il classico per eccellenza dei concerti di capodanno: l’apoteosi della Radetzki March. Tutto il pubblico, diretto dal Maestro, ha accompagnato l’esecuzione con il ritmico battito delle mani. Per un attimo mi è parso di intravvedere dietro le colonne dell’altare l’ombra di Willi Boskovsky, ma non ne sono sicuro.
Francesco Mandrino è poeta e autore sanfeliciano
Fotografie di Marco Rabboni