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Dalla Bassa la sfida al Gotha degli industriali

da | Apr 17, 2014 | Approfondimenti, Senza categoria | 0 commenti

I salotti del potere sono ambienti ovattati, tranquilli, in cui le rotture si consumano dietro le quinte, nei corridoi e mai in modo palese ed evidente. Invece a Modena c’è evidentemente talmente tanta esasperazione tra gli industriali che si registra un episodio al di fuori del normale: per eleggere il presidente si va al ballottaggio.

I fatti: il 16 aprile si è riunita la Giunta di Confindustria Modena. All’ordine del giorno la votazione dei candidati alla presidenza per il mandato 2014-2018. Prima di procedere al voto, i componenti della Commissione di designazione hanno presentato la relazione conclusiva scaturita dall’ampia consultazione degli imprenditori associati svoltasi nei mesi scorsi.
Le indicazioni raccolte hanno portato all’individuazione di due candidati: Valter Caiumi, amministratore delegato del Gruppo Emmegi di Soliera e Claudio Reggiani, titolare della A.C.R. di Mirandola. Come dispone lo Statuto di Confindustria Modena, i due candidati designati sono stati sottoposti al voto della Giunta.

Erano presenti 34 imprenditori, su 42 aventi diritto al voto, i quali hanno espresso 27  preferenze per Caiumi e 5 per Reggiani, una scheda bianca e una nulla.

Poiché nella votazione nessun candidato ha raggiunto la maggioranza qualificata dei due terzi degli aventi diritto, pari a 28 voti, la Giunta ha deliberato una nuova convocazione entro aprile per procedere al ballottaggio fra i due candidati.

Non è la prima volta che accade, perchè al ballottaggio ci andò anche l”attuale presidente in carica, Pietro Ferrari,  nel 2008. I numeri fanno riflettere, mancava giusto un voto per passare al primo turno. E stavolta i dissidenti sembrano avere una provenienza geografica ben precisa: la Bassa, perchè il dissenso si coagula attorno al mirandolese  Claudio Reggiani.

C’ è da dire che storicamente la Bassa è sempre stata negletta nel mondo dell’associazionismo imprenditoriale. Non per mancanza di imprenditori e artigiani validi e di successo, ma per una scelta di concentrazione di risorse ed energie più sulla produzione che nella rappresentanza. Ma come ovunque, se non hai tuoi rappresentanti a portare la tua voce, le tue istanze sono inevitabilmente trascurate a discapito di quelle portata da altri che gridano più forte.

Ora c’è la crisi, e una dato evidentissimo: è la Bassa a trainare quel poco di economia attiva ed export che ha oggi la provincia di Modena. Tra il sempre eccellente biomedicale e la ricostruzione è qui che si lavora, e si va meglio che nei blasonati altri distretti della province.

E’ il momento insomma, di alzare  la voce, di chiedere di concentrare qui attenzioni e risorse, cosa che si fa anche dagli organismi di rappresentanza.

Vedremo presto se le istanze della Bassa saranno prese in debita considerazione in Confidustria.

 

 

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