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Mercatino dell’antiquariato, a San Felice cambiano le regole per gli hobbisti

da | Apr 30, 2014 | San Felice sul Panaro | 0 commenti

La Regione ha cambiato le regole per gli hobbisti, introducendo l’obbligo del tesserino  dei relativi costi, ma come si applica nei Comuni? Abbiamo visto che a Maranello è stata trovata una soluzione che soddisfa gli hobbisti ma che fa andare su tutte le furie gli esercenti, e ora anche  San Felice sul Panaro detta le sue regole. Qui, ogni prima domenica del mese si tiene la manifestazione denominata “Il Mercatino delle Antiche Meraviglie”, che dal 2006 un momento imperdibile per gli amanti dell’antiquariato, dell’usato e delle opere dell’ingegno creativo. In tanti si danno appuntamento per le strade del centro storico di San Felice sul Panaro alla ricerca di qualche affare.

Da lunedì 28 aprile, chi volesse partecipare all’iniziativa dovrà consultare il nuovo regolamento, disponibile a breve sul sito del Comune, che prevede un adeguamento in base alla Legge Regionale 4/2013 la quale ha introdotto la normativa sui mercatini degli hobbisti.   Chi rientra nella suddetta definizione non dovrà essere in possesso di un’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche per vendere, barattare, proporre ed esporre le proprie merci, bensì dotarsi del cosiddetto ‘tesserino degli hobbisti’, rilasciato dal Comune. Attenzione però: si introduce infatti il concetto di ‘riuso’, che consentirà a chiunque volesse vendere oggetti propri, usati, altrimenti destinati alla dismissione o allo smaltimento, di farlo senza necessariamente richiedere il tesserino, in un’ottica di valorizzazione del riciclo e della sostenibilità.

“Una serie di adeguamenti che  – spiegano dal Comune – consentiranno di tenere viva un’iniziativa che, per sua natura, contribuisce alla valorizzazione del territorio e rappresenta un’occasione di incontro e di aggregazione per le persone, concorrendo alla frequentazione dei centri storici e dei quartieri e costituendo un importante strumento di sostegno alle attività commerciali e di servizio insediate stabilmente nelle aree in cui si svolgono”.

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