Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Amianto tra le macerie del sisma, almeno un altro anno per rimuoverlo

da | Mag 6, 2014 | In Primo Piano, speciale terremoto | 0 commenti

Quanto amianto è disperso tra le macerie del sisma? A oggi ancora non si sa, il monitoraggio di quello che accade tra le macerie degli edifici privati che chiedono la rimozione si sta per concludere  (entro il 30 leggi la notizia) e per quanto riguarda anche l’amianto trai resti degli edifici pubblici solo adesso, a due anni dal sisma del 2012, si è deciso cosa farne. E’ stata infatti licenziata il 2 aprile scorso una delibera (Ordinanza n. 24 del 2 Aprile 2014) che detta il da farsi con l’amianto nelle macerie del terremoto. Quandosi sarà indicativamente stabilito “la localizzazione” e “la quantificazione di tale materiale” si legge si potrà “procedere allo svolgimento delle procedure di gara”, necessarie ad aggiudicarsi piano di lavoro e successivo smaltimento vero e proprio. Tempi previsti? Ignoti.  quanto osserva il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea De Franceschi, a pochi giorni dalla chiusura della raccolta pubblica che chiude il 30 maggio (leggi la notizia)

“Ci abbiamo messo due anni solo per sapere che c’era dell’amianto fra edifici e persone terremotate – osserva il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea De Franceschi  – Poi ci metteremo 25 mila euro solo per fare un censimento”. Nel frattempo, l’iter è il seguente:

  1. Segnalazione da parte di privati all’amministrazione locale, che a sua volta, compilato l’apposito modulo…
  2. Segnala i cantieri al gestore dei rifiuti competente.
  3. Il gestore dei servizi manda un suo tecnico sul luogo per eseguire dei sopralluoghi per l’individuazione del sito contaminato, le cui osservazioni…
  4. verranno poi spedite al Commissario delegato, che a sua volta…
  5. effettuerà il controllo del materiale nonché un confronto fra le immagini ortofotografiche precedenti al sisma.
  6. Una volta terminata localizzazione e individuazione…
  7. verrà stilato l’elenco dei cantieri da bonificare, e successivamente..
  8. le necessarie azioni da intraprendere.
  9. Poi arriverà il bando,
  10. la progettazione delle aziende per partecipare alla gara
  11. e finalmente il via ai lavori il cui completamento è naturalmente a data da destinarsi.

Quindi verosimilmente, l’amianto rimarrà dov’è per almeno un altro anno. “Abbiamo lasciato dell’amianto esposto per anni, in quantità di cui la Regione non è nemmeno a conoscenza. Più andiamo avanti, più  – chiude De Franceschi – emergono ombre di una gestione di cui c’è davvero da vergognarsi”.

Condividi su: