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Sospensione mutui, ora si può chiedere e pretendere: c’è la “norma primaria”

da | Mag 2, 2014 | In Primo Piano, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Camposanto, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ultime news | 0 commenti

Chi ha la casa inagibile dal terremoto sa quanto è difficile pagare il mutuo che c’è sopra quando si vive altrove. E lo stesso provano le famiglie che hanno subito l’alluvione: scoramento, delusione, rabbia… Sarebbe norma anche solo di buon gusto non chiedere soldi a chi ha avuto una disgrazia simile, ma non è così e qui nella Bassa con grande, grandissima fatica si ottengono le cose.

Ve lo abbiamo raccontato passo passo: a dicembre scadeva la sospensiva che dal giorno del terremoto ha fermato la riscossione dei mutui sulla case inagibili, e la proroga per tempo si era chiesto venisse fatta,ma niente. Sono passate le settimane, poi i mesi e alla fine è spuntato un comunicato stampa di Abi, Associazione bancari italiani, il sindacato delle banche che propugnava una sorta di moral suasion sugli associati affinchè non andassero a chiedere i soldi dei mutui ai terremotati. Non si poteva imporre altro, è stato spiegato, perchè mancava la “Norma primaria“.
Intanto la confusione ha regnato sovrana: in alcune banche la sospensione veniva concessa , in altre si opponeva un no netto e c’è stato anche un caso di un impiegato di banca di buon cuore che ha telefonato ai comitati per chiedere che fare, se esistesse un appiglio di legge cui attaccarsi per concedere questa sospensione. E allora si è chiesto ai politici di intervenire. Niente, anche in questo caso “Se non si ottiene la norma primaria, non si può far nulla“.

E ora, colpo di scena: la sospensione di una altro anno è legge, la norma primaria è arrivata!  L’hanno scovata quelli del Comitato Sisma 12, che ormai paiono essere i più autorevoli e affidabili latori di notizie istituzionali della Bassa. E’ la legge numero 50 del 28/03/2014 che Camera e Senato hanno approvato un paio di giorni fa in totale silenzio.
Il testo che riguarda la Bassa, in particolare i Comuni di Bastiglia, Bomporto, San Prospero, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro (e che riguarda anche l’alluvione in Veneto) si trova nell’allegato (clicca qui per leggerlo e mostrarlo in banca) e recita:

Dopo il comma 2 e’ inserito il seguente: «2-bis. I soggetti che abbiano residenza o sede legale o operativa in uno dei comuni di cui ai commi 1 e 1-bis e che siano titolari di mutui ipotecari o chirografari relativi agli edifici distrutti o inagibili, anche parzialmente, ovvero alla gestione di attivita’ di natura commerciale ed economica svolte nei medesimi edifici, previa presentazione di autocertificazione del danno subito resa ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, hanno il diritto di chiedere alle banche o agli intermediari finanziari la sospensione, fino al 31 dicembre 2014, delle rate dei mutui in essere, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le banche e gli intermediari finanziari informano i mutuatari, almeno mediante avviso esposto nelle filiali e pubblicato nel proprio sito internet, della possibilita’ di chiedere la sospensione delle rate, indicando costi e tempi di rimborso dei pagamenti sospesi, nonche’ il termine, non inferiore a trenta giorni, per l’esercizio della facolta’ di sospensione. Qualora la banca o l’intermediario finanziario non fornisca tali informazioni nei termini e con i contenuti prescritti, sono sospese fino al 31 dicembre 2014, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario, le rate in scadenza entro la predetta data».

 

L’elenco dei Comuni coinvolti è invece qui

Insomma, come spiega Sandro Romagnoli, portavoce di Sisma 12: “Cioè: adesso che hanno dovuto concedere la “norma primaria” la sospensiva (volontaria) è legge dello Stato. Gli Istituti di Credito non possono più fare quelli che cascan dal pero e devono darvi la sospensiva.”

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