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Agricoltori terremotati, il Ministero pronto a sbloccare 5 milioni di euro attesi da due anni

da | Giu 16, 2014 | In Primo Piano, Agricoltura, speciale terremoto | 0 commenti

Con l’approvazione all’unanimità del DL Emilia Romagna, la Camera dei Deputati prevede anche  misure per gli agricoltori delle province di Modena, Ferrara, Mantova, Bologna, Reggio Emilia e Rovigo che aspettavano un sostegno dopo il terremoto. Le misure, nate su proposta del deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) della Commissione Agricoltura che ha presentato un ordine del giorno, prevedono che il Governo Renzi si impegni a provvedere con urgenza al trasferimento delle risorse previste dal decreto legge n. 74 del 6 giugno 2012, che da due anni languono a Roma. Il Ministero – si legge in una nota del deputato – ha accolto l’impegno e dovrà provvedere entro e non oltre il 31 luglio prossimo.

“Dopo gli eventi sismici del maggio 2012, l’allora Governo Monti aveva emanato un decreto, poi convertito in legge, per destinare 5 milioni di euro alla Società Gestione Fondi per l’Agroalimentare ( SGFA, ndr) di Ismea con l’obiettivo di abbattere le commissioni per l’accesso alle garanzie dirette per gli agricoltori dei territori colpiti – dichiara L’Abbate – Ma in realtà i fondi non sono stati mai conferiti. Un ritardo che si è tradotto, di fatto, nell’impossibilità per gli imprenditori agricoli colpiti dal sisma di procedere alle necessarie ristrutturazioni, ritardando la ripresa delle loro attività economiche, stroncate dal sisma, nonché il rilancio economico dell’intero territorio”.

Sino ad oggi, infatti, non risulta trasferito ad SGFA alcun importo per ottemperare ai dettami della legge del 2012, nonostante il 19 dicembre dello stesso anno sia pervenuta, dalla Commissione europea, l’autorizzazione al regime di aiuti previsto dal Governo. Ovvero un contributo riservato alle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli con sede o unità produttive nei territori dei comuni ricadenti nelle province interessate dal sisma. “Un provvedimento che aveva convinto Bruxelles ma che era finito nel dimenticatoio a Roma – conclude il deputato – In definitiva, siamo contenti dell’accoglimento di questa richiesta e confidiamo che il Governo stanzi prima del 31 luglio le somme previste per legge. Il nostro fiato sul collo non mancherà”.

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