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 “L’ulteriore riduzione al 10% della cedolare secca, anche per i comuni terremotati e alluvionati dell’Emilia-Romagna, è una notizia positiva: parliamo di intere comunità che, nel difficile percorso di ritorno alla normalità, hanno bisogno di politiche abitative capaci di incentivare la disponibilità di alloggi a canoni contenuti”. Così il neo-assessore regionale Luciano Vecchi commenta la legge di conversione del “Piano Casa”, la numero 80 del 23 maggio 2014, che all’articolo 9 prevede l’ulteriore riduzione della cedolare secca (già passata lo scorso anno dal 19 al 15%) per il quadriennio 2014-2017. 


Un incentivo, questo, esteso – oltre che ai comuni ad alta densità abitativa – anche a quelli colpiti da calamità naturali, per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni. “Con la conversione in legge del decreto – prosegue Vecchi – sono stati recepiti gli emendamenti sollecitati dal presidente Errani, in qualità di commissario delegato alla Ricostruzione, dall’Assemblea legislativa regionale e dai parlamentari modenesi, che si sono da subito impegnati affinché dal Governo arrivassero risposte concrete al problema della casa nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012”.


“Non dimentichiamo – conclude l’assessore Vecchi – che parte di quegli stessi territori, già disastrati dal terremoto, sono stati colpiti dalle trombe d’aria del maggio 2013, dell’aprile 2014 e dall’alluvione del gennaio 2014”. L’auspicio, dunque, è che la norma contenuta nella legge “si configuri come leva, in affiancamento a tutti gli strumenti messi in atto dal Commissario per l’assistenza e l’aiuto alla popolazione”.

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