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Terremotati “eterni insoddisfatti”? “Parole offensive del senatore”, per Sisma 12

da | Giu 29, 2014 | In Primo Piano, speciale terremoto, Ultime news | 0 commenti

Ancora rabbia nella Bassa per le parole del senatore Stefano Vaccari che in un’intervista ha definito “eterni insoddisfatti” gli imprenditori e i cittadini  terremotati che non apprezzano quanto dovrebbero gli sforzi fatti a Roma, dove ad esempio giusto l’altro giorno è stato approvato in extremis il provvedimento che permette di far slittare di un anno il pagamento delle tasse sospese per il terremoto. E’ il comitato Sisma 12 che dà voce alla rabbia, che non si è placata nemmeno dopo avere letto la precisione  del senatore, che ritiene di non aver offeso nessuno.

Le dichiarazioni di Vaccari, riportate dal Carlino, non meritavano che di essere liquidate con una battuta, tanto becere ed offensive risultavano a chi ha avuto la sfortuna di essere toccato da uno o più degli eventi calamitosi che, nella Bassa, abbiamo dovuto subire” commenta il Comitato Sisma 12, che osserva: “Altra cosa è la dichiarazione, decisamente più meditata, riportata dal Pd di Modena, perchè ci fornisce l’impostazione del senatore Vaccari rispetto alle problematiche della Bassa e di chi vi abita”.


Caro senatore – proseguono dal comitato – se noi, pochi detrattori, dovessimo parlare solo per minimizzare ogni risultato da voi ottenuto, saremmo condannati ad un silenzio perenne.
E che poi questi risultati siano “apprezzabili” abbia la bontà di lasciarlo decidere ai cittadini.
Comunque, come dovrebbe aver capito, noi non critichiamo il fatto che lei ed i suoi colleghi siate riusciti ad ottenere molto poco per questo territorio, in confronto ai danni subiti.
Se non si è sufficientemente forti per sostenere le proprie richieste ci sta che si possa perdere.
La critica, di merito e, soprattutto, di metodo, è rivolta al fatto che vogliate far passare una mezza sconfitta per una splendida vittoria; e per due motivi:
– il primo, pratico, perchè la appagante condizione del “vincitore” non è una premessa valida per provare ad ottenere quello che ci spetta (un po’ come la favola che “gli emiliani ce la fanno da soli” alla fine s’è rivelata un boomerang e, come ci avete raccontato più volte, gli stessi vostri colleghi sono ormai convinti che qui da noi è ormai tutto risolto)
– il secondo perchè, la pervicacia con la quale continuate a volerci far passare da cretini è vagamente irritante, specie se attuata da chi dovrebbe tutelare i nostri interessi, e non giustificata neppure dal clamoroso risultato elettorale riportato dai sindaci del vostro partito”

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