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A Bomporto festa di ringraziamento per le Forze dell’ordine dell’alluvione

da | Lug 19, 2014 | Bomporto, Bastiglia, Alluvione | 0 commenti

Questa mattina a Bomporto sono state ringraziate le Forze dell’ordine intervenute in nostro aiuto durante l’alluvione. Sono state dette tante cose e (come d’abitudine ormai) ripensare a 7 mesi fa ha rinnovato lo shock e la tristezza in tutti. Questa volta però il Sindaco di Bastiglia ha detto una cosa diversa: carabinieri, militari, vigili del fuoco non solo hanno messo in campo le loro competenze garantendo ai cittadini sicurezza e assistenza ma sono stati i primi sorrisi che abbiamo visto uscendo dalle nostre case, il primo sollievo e le prime rassicurazioni. Erano certamente persone pagate per fare il proprio lavoro ma credo che in quei giorni abbiano fatto molto di più togliendosi la “maschera” dura che contraddistingue gli uomini della legge e cercando di sollevare Bastigliesi e Bomportesi. Grazie mille a tutti!“. E’ la consigliera di maggioranza di Bastiglia Mariachiara Calanca a raccontare il sentimento più profondo che oggi ha pervaso chi ha partecipato alla cerimonia di ringraziamento delle Forze dell’ordine che hanno operato nei giorni dell’alluvione. Una cerimonia semplice ma importante per tutti, cui ha anche partecipato il ministro Boschi.

IL DISCORSO DEL SINDACO DI BOMPORTO ALBERTO BORGHI

“Sette mesi fa, una domenica mattina, l’argine del fiume Secchia si rompe e 13 milioni di metri cubi d’acqua allagano le frazioni di San Matteo e Albareto, i comuni di Bastiglia, Bomporto e parte dei territori dei comuni di San Prospero, Medolla, Camposanto e San Felice.
Una delle piu’ importanti alluvioni degli ultimi 50 anni.
Dove ci troviamo questa mattina c’erano oltre 160cm di acqua che sono rimasti sino a quando non si e’ aperto un varco nell’argine del canale Naviglio permettendo cosi’ all’acqua di liberare il centro del paese.
Sono passati sette mesi da quei tragici eventi dove migliaia di cittadini hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni e per molti di loro l’acqua ha distrutto tutto, non solo le cose materiali, ma i ricordi, i sacrifici e le soddisfazioni di una vita.
Cittadini e Imprenditori ancora in ginocchio per gli eventi sismici del 2012, sono stati nuovamente colpiti e oggi come allora, con la stessa forza, ma con tanta rabbia, delusione e rassegnazione, si sono rimboccati le maniche e hanno ricominciato a vivere.
Dopo 4 mesi dal 19 gennaio, con il duro e incessante lavoro del Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani che ringrazio con grande stima e affetto, il Governo Renzi approva il decreto 74 stanziando 210milioni di euro, la prima volta nella storia delle alluvioni, la prima volta per molti bomportesi alla quarta alluvione senza mai aver ricevuto nulla per poter ripartire.
La determinazione degli Amministratori locali assieme al Presidente Errani, l’impegno dei consiglieri e della giunta regionale, il grande lavoro dei parlamentari modenesi, del Sottosegretario Del Rio e del Ministro Boschi nella conversione in legge del decreto 74 nei due rami del Parlamento, ci permette finalmente di dare importanti risposte al mondo produttivo e privato.
Con la conversione in legge del decreto 74 l’intero impianto per l’erogazione dei contributi a privati, imprenditori e imprenditori agricoli e’ entrato nel vivo: stanziati i primi 50milioni di euro per i contributi ai privati, 80milioni di euro alle imprese e i primi 50milioni di euro per la sistemazione del Nodo Idraulico di Modena, oltre 300km di arginature, una fitta rete di canali irrigui e due fiumi che compongono il piu’ complesso nodo idraulico d’Italia.
Pur riconoscendo lo straordinario lavoro svolto e le risorse messe in campo, e’ importante qui, alla presenza del Governo nella persona del Ministro Boschi e dello Stato ribadire quanto sia assolutamente indispensabile una legge quadro sulle calamita’ e le emergenze nazionali che dia certezze e modalita’ operative chiare dalle fasi dell’emergenza sino al ritorno alla normalita’, mantenendo la gestione vicina al territorio, responsabilizzando e coinvolgendo gli amministratori locali, prevedendo sin da subito le adeguate risorse per l’assistenza alla popolazione, il ripristino delle opere pubbliche e le modalita’ di rimborso per privati e imprese per una ripresa idonea delle aree colpite. Accanto a questa, un piano straordinario di messa in sicurezza del paese.
Non e’ solo la richiesta dell’Emilia che in due anni ha visto concentrare sul proprio territorio due eventi sismici (20 e 29 maggio 2012), una alluvione e due trombe d’aria (3 maggio 2013 e 30 aprile 2014), ma una richiesta che viene da tutti i cittadini dei territori nazionali colpiti da calamita’ naturali che attraverso la voce di tanti comitati e la rete (dopo l’alluvione dello scorso gennaio diversi si sono messi in contatto con il sottoscritto e di questo ne ho parlato con il sen. Vaccari), cercano di unire le loro voci per ottenere risposte e aiuti per una concreta ripartenza delle aree colpite.
La ripresa del paese, oltre alle necessarie riforme che da tempo i cittadini si aspettano (e qui guardo al Ministro e all’attuale momento storico del Governo impegnato su questo fronte) passa anche da una sicurezza del paese, delle sue opere, dei suoi territori cosi’ da evitare l’abbandono delle imprese e attrarre investimenti.
Pensando all’Emilia, pur riconoscendo lo sforzo del Governo che sempre ha fatto sentire la sua vicinanza, credo sia importante ribadire che mancano all’appello circa un miliardo di euro per completare le risorse per la ricostruzione dei beni pubblici lesionati dal sisma del 2012, fondi per la messa in sicurezza dei fiumi e canali (per il solo nodo idraulico di Modena si parla di oltre 160milioni di euro), regole certe per gli Enti Locali impegnati nella ricostruzione (chiediamo che l’attuale regime sul patto di stabilita’, il personale, e quanto previsto dal regime dell’emergenza, possa continuare almeno sino al 2017), l’apertura di un tavolo nazionale per il settore agricolo gravemente colpito dalle diverse calamita’ che si sono abbattute in questi territori e, come diceva il mio professore di fisica, “last but not the least” una fiscalita’ di vantaggio, come ad esempio le Zone Franche Urbane, per le attivita’ nei centri colpiti dal terremoto e dall’alluvione al fine di ridare a queste terre quella speranza e vitalita’ che dal dopoguerra ad oggi ha contribuito a diventare quel 2% di PIL nazionale e che se dovesse mancare fa male non solo alla gente dell’Emilia ma all’intero Paese.

La giornata di oggi, nel giorno dell’anniversario della scomparsa di un grande servitore dello Stato, il giudice Borsellino al quale abbiamo dedicato la manifestazione di questa sera e notte, deve servire per tenere alta l’attenzione su quanto successo facendo, alla presenza del Governo, il punto della situazione ma anche un’occasione per dire quanto sia importante che tutte le Istituzioni di una nazione, in un momento di difficolta’, siano capaci di mettere a sistema le proprie competenze e professionalita’ per riuscire a risolvere anche le situazioni piu’ drammatiche.
Il 19 gennaio scorso il sistema di Protezione Civile, la Regione, gli Enti Locali con le loro strutture e dipendenti che ringrazio, tutto il mondo del volontariato, che mai ha fatto mancare la sua presenza, e lo Stato sono riusciti a mettersi a sistema sin dalle prime ore dell’emergenza fino al ritorno alla normalita’, mettendo al centro il “capo della comunita’” (cosi’ e’ scritto in arabo sulla mia porta) per ribadire quanto sia importante che tutto ruoti attorno all’Ente Locale che conosce e sa come e dove intervenire per il bene dei propri cittadini.
E a distanza di 7 mesi, nel ringraziare ancora per questo sistema, devo dire quanto sia stata importante la vicinanza dello Stato per la cittadinanza nel vedere all’opera Carabinieri, Agenti di Polizia e della Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Esercito pronti a diventare tutt’uno con l’Amministrazione per il bene della comunita’ e tutto questo grazie all’impegno del Prefetto Michele di Bari, che veramente ringrazio, perche’ sin dal primo momento si e’ messo a disposizione per aiutare il sistema attraverso i suoi bracci operativi.
Fondamentale e’ stata l’azione di controllo e presidio del territorio nel garantire la sicurezza non solo delle zone evacuate ma anche nell’evitare che soggetti vicini alla malavita organizzata approfittassero di alcuni punti deboli per infiltrarsi nelle operazioni di assistenza e ritorno alla normalita’.
Prezioso ed indispensabile l’intervento dei Vigili del Fuoco nel soccorso alle persone rimaste bloccate all’interno delle zone alluvionate, eccezionale per dispiego di forze e interventi l’azione dell’Esercito, anche attraverso l’Accademia Militare di Modena, che con uomini e mezzi ha contribuito a fare sacchetti di sabbia, monitorare le arginature, pulire strade, abitazioni, scuole e capannoni.
Tutto questo all’interno del sistema di gestione dell’emergenza: partecipando sia al tavolo provinciale alla presenza di Regione, Provincia ed Enti Locali; sia all’interno del Centro Operativo Comunale per operare secondo le direttive del Piano di Emergenza Comunale.
Ecco perche’ tutte le comunita’ alluvionate ed in particolare quelle di Bastiglia e di Bomporto, vogliono ringraziare, anche se con un semplice gesto, a nome dell’Amministrazione e di tutti la cittadini lo Stato e i suoi Corpi Operativi per il loro concreto e incessante supporto dall’inizio della fase di emergenza al rientro nelle proprie abitazioni.
E’ importante e doveroso ringraziare e far sapere quando le cose funzionano, non per autocelebrarsi ma per far sapere che se si opera in un certo modo, pensare ad un Paese diverso e’ possibile. Grazie!

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