Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

“Mazzata” da migliaia di euro sulle coop per i disabili

da | Lug 10, 2014 | In Primo Piano, Approfondimenti, Lavoro, Ultime news | 0 commenti

Quanto è facile per chi ha una disabilità trovare lavoro? Quanto è facile per chi ha una disabilità di tipo psichico, trovare lavoro? Quanto è facile, tutto questo, in piena crisi economica? Le domande sono retoriche, perchè la risposta è ovvia: è difficile, molto. Per questo sono previste leggi e regolamentazioni che, per quanto è possibile, cercano di favorire l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro
Quanto sia importante per il disabile – e per la sua famiglia – avere l’opportunità di inserimento lavorativo, è cosa facile da intuire.
Per questo fa molto arrabbiare quello che ci raccontano gli amici della Zerla di Mirandola, coooperativa sociale di inserimento lavorativo, che sono alle prese in questi giorni con una brutta rogna.

Infatti sta diventando operativa la nuova legge regionale che riforma i tirocini lavorativi, con il giusto obiettivo di evitare certi abusi che in molte aziende vengono fatti sui tirocinanti e gli stagisti che vengono sfruttati e basta, pagati pochi euro.
La legge, però interviene anche sulle norme che riguardano l’orientamento, la formazione e l’inserimento  non solo lavorativo ma anche sociale in favore di persone con disabilità e in condizione di svantaggio: esattamente ciò di cui si occupa la cooperativa La Zerla, che come mission si occupa proprio di queste persone. 

Ora, secondo le nuove norme e le convenzioni con l’Ausl che si occupa di studiare i corsi di inserimento dei disabili, toccherà alla Zerla pagare cash le assicurazioni assicurative e Inps di tutti i ragazzi che lavorano lì. Una botta da almeno 2000 euro che pesa come una mazzata su bilanci che faticano a stare in pareggio.

La rabbia è tanta, questa nuova spesa può voler dire chiudere baracca, e dover rimandare ad annoiarsi a casa tanti ragazzi che qui, invece, imparano un mestiere, si tengono occupati e hanno un ruolo ben definito nella società, da lavoratori, e non da disabili e basta.

C’è preoccupazione, e paura: già normalmente trovare finanziamenti, convenzioni con le aziende, sponsorizzazioni, è difficile. Da qualche anno lo è ancora di più, ci si è rialzati con molta difficoltà del terremoti e e ora una  cosa decisa in un ufficio a Bologna,  rischia di far chiudere tutta questa positiva esperienza che aiuta tantissime famiglie della Bassa.

Condividi su: