La Pastorale Giovanile rinuncia al pellegrinaggio in Israele

Con l’aggravarsi delle ostilità in Israele, già da diversi giorni il Servizio diocesano di Pastorale Giovanile, che aveva proposto un pellegrinaggio in Terra Santa, dal 14 al 21 agosto, ai giovani modenesi over 18, era in costante contatto con gli operatori, in Italia e in loco, per decidere se intraprendere o no il viaggio.
Già lunedì 21 luglio, spiega la Curia diModena e Nonantola, la comunicazione della Farnesina in merito ai viaggi in Israele, ove affermava che “Non va escluso il rischio di attentati terroristici in particolare nelle principali città del Paese”, aveva, a nostro avviso, decretato l’impraticabilità del pellegrinaggio.
A questa comunicazione si sono aggiunti i fatti di ieri, con la sospensione temporanea di alcune compagnie aeree dei voli su Tel Aviv.
Sebbene il dispaccio della Farnesina del 22 luglio, nel riportare la sospensione abbia continuato a non prendersi la responsabilità di vietare i voli su Tel Aviv, rinviando a verifiche tra i passeggeri e le compagnie aeree, (“limitatamente alle prossime 24 ore, stanno modificando la programmazione dei voli da e per l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv anche con breve preavviso. Si consiglia dunque di effettuare verifiche con le compagnie aeree stesse”), sembra sia emersa una oggettività ostativa per pellegrinaggio nei territori di Israele. Rispetto alla situazione nella quale il pellegrinaggio era stato proposto (nel mese di settembre 2013), le condizioni sono radicalmente cambiate. Sia per la sicurezza di chi dovrebbe partire; sia per le famiglie che dovrebbero con trepidazione e paura seguire i loro cari da casa, anch’esse destinatarie del servizio.
Ora i responsabili della Pastorale Giovanile diocesana stanno valutando tutte le possibilità praticabili, per offrire un’alternativa ai 210 giovani che avevano aderito alla proposta: fra queste anche quella scegliere come meta la Giordania, terra ricca di Sacra Scrittura, di bellezze naturali e di patrimonio storico, per tutti la famosissima città dei Nabatei, Petra, da cui partirono, secondo alcune tradizioni, i magi alla volta di Betlemme. Tale possibilità appare come un’alternativa praticabile al fine di salvare l’esperienza diocesana di comunione, di realizzare un pellegrinaggio nelle terre dell’Antico Testamento, usufruendo del viaggio già pagato alla compagnia Neos, mantenendo i costi già preventivati.