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Finale Emilia, per la casa degli anziani un “futuro incerto”

da | Ago 8, 2014 | Finale Emilia, Ultime news | 0 commenti

Caos gestione per il futuro della Casa residenza per anziani di Finale Emilia, struttura che a fine anno potrebbe, secondo la denuncia della Funzione Pubblica Cgil, trovarsi senza accreditamento regionale e quindi non essere più autorizzata a funzionare in convenzione con il pubblico. Un bel problema per i tanti nonni che qui vivono  – 65 persone tra disabili e anziani non autosufficienti – e per il quale un trasloco altrove potrebbe essere un grosso problema.

Come spiega Massimo Tassinari, della Fp-Cgil Area Nord, “la normativa regionale sull’accreditamento dei servizi socio-sanitari rivolti agli anziani prevede che entro la fine di quest’anno ogni struttura debba avere una propria unicità gestionale. In pratica non saranno più possibili fenomeni di intermediazione e la gestione dovrà quindi essere fatta direttamente dal pubblico o affidata ad un soggetto privato. Nei Comuni modenesi dell’Area Nord l’unica struttura che ancora si trova in una gestione mista è appunto la Casa Residenza per Anziani di Finale Emilia e ciò –  valuta Tassinari – è dovuto soltanto all’incapacità della politica di operare una scelta condivisa a livello di Unione dei Comuni dell’Area Nord.

Dopo anni di attesa e di discussioni improduttive, siamo ora arrivati a tempi molto stretti per definire i passaggi che inevitabilmente saranno necessari, al fine di assegnare il personale alla nuova gestione, che sarà individuata per condurre la struttura nel prossimo futuro.
Questa situazione, ci vede come Organizzazione Sindacale molto preoccupati, perché la garanzia occupazionale degli operatori oggi impiegati, è garanzia di continuità e sopratutto del mantenimento della qualità di un servizio così importante per il welfare di questo territorio.
Inoltre l’incertezza del futuro sta letteralmente gettando nello sconforto il personale che da anni offre la propria prestazione con indiscussa professionalità e grande dedizione, elementi unanimemente riconosciuti dagli ospiti e dai loro familiari”.

“A nulla – prosegue il sindacalista – sono valse le sollecitazioni che abbiamo rivolto a più riprese nei confronti di tutti gli interlocutori interessati, mentre appare sempre più emergere una scarsa attenzione agli effetti di una decisione che invece sembra consumarsi nel vano tentativo di far prevalere ragioni tecniche su valutazioni di carattere politico.
Riteniamo che il tempo perso sia davvero troppo e siamo certi che il senso di responsabilità finirà con il prevalere nell’interesse del servizio offerto, dando certezza di risposta in tempi brevissimi.
Auspichiamo che si arrivi all’adozione di una forma di gestione utile a qualificare e rendere sostenibile il sistema di welfare locale. La FP CGIL è da sempre impegnata per garantire che questo delicato passaggio avvenga nel migliore dei modi possibili e continua a restare disponibile per l’apertura immediata del tavolo di trattativa che dovrà coerentemente far seguito ad una sollecita decisione, ma fin da ora chiediamo che – conclude Tassinari –  il tempo a disposizione per portare in fondo tutti i provvedimenti utili, sia sufficiente per garantire risposte adeguate ai lavoratori, assieme alla tenuta del servizio”.

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