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C’è un cadavere in ospedale. Forse dell’uomo scomparso nel 2011, Primo Zanoli

da | Ott 30, 2014 | In Primo Piano, Ultime news | 0 commenti

E’ da ormai tre anni, dal 2011, che non si hanno più notizie di Primo Zanoli, l’uomo di Castelnovo che la notte di Capodanno sparì dall’Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara, dove era ricoverato in seguito ad un ictus.

Forse oggi si è arrivati a una svolta nel caso. Infatti, un cadavere è stato trovato nello stabile che ospita anche le camere ardenti di Baggiovara. Tra le ipotesi degli inquirenti c’è quella che si proprio di Zanoli: per trovarlo recentemente l’Ausl aveva ingaggiato una squadra di investigatori privati. La famiglia non ha mai smesso di cercarlo, attivandosi per tutti i canali possibili, tenedno desta lattenzione anche attrverso strumenti come la pagina Facebook a lui dedicata.

Il corpo senza vita ritrovato oggi,ormai mummificato, era incastrato in un cavedio nel reparto di ventilazione, nella zona delle camere ardenti dell’ospedale. Sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e Medicina Legale per il suo recupero.

 

La cautela dell’Ausl

Cauta sulla possibile identità dell’uomo l’Ausl di Modena, che ha diramato una nota:

L’Azienda Usl di Modena informa che nel primo pomeriggio di oggi sono stati ritrovati dei resti umani all’interno di uno stretto cunicolo, tecnicamente definito cavedio, che ha la funzione di fornire luce ed aria a locali secondari. Il ritrovamento è avvenuto in quello che è denominato corpo otto dell’Ospedale Sant’Agostino Estense di Baggiovara (si tratta del blocco più vicino alla Via Giardini).

L’Azienda sanitaria aveva dato un apposito mandato a un’azienda specializzata in investigazioni, in accordo con la famiglia di Primo Zanoli, paziente scomparso il 30 dicembre 2011 dopo essersi allontanato dal reparto presso il quale era ricoverato.

Il ritrovamento è avvenuto dopo un’ulteriore ricerca svolta dall’azienda incaricata.

La direzione dell’Ausl d’intesa con i familiari, a maggio aveva deciso di riprendere le ricerche, che, lo ricordiamo, subito dopo l’allontanamento erano proseguite per diversi giorni, sia all’interno che all’esterno, dell’ospedale.
La direzione dell’ospedale precisa, infine, che al momento non è possibile stabilire se il ritrovamento sia effettivamente riconducibile al paziente scomparso a fine del 2011. Per averne la certezza si dovrà attendere l’esito di ulteriori esami che sta svolgendo la Procura“.

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