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La Cispadana diventa asse di importanza internazionale

da | Ott 23, 2014 | Ultime news | 0 commenti

Ancora un passo avanti verso la realizzazione della Cispadana, l’infrastruttura strategica per l’Arena nord modenese che dovrà connettere l’Autobrennero (dal casello di Reggiolo-Rolo) all’A 23 (all’altezza del casello di Ferrara sud). “Il decreto legge denominato Sblocca Italia, su cui il Governo ha posto la fiducia – spiega il deputato modenese del Pd Davide Baruffi – contiene un nuovo articolo che prevede il subentro dello Stato nei rapporti col concessionario che realizzerà l’opera. La norma deriva da un emendamento, voluto dalla Regione Emilia-Romagna, presentato da me e altri due colleghi emiliani, Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, e fatto proprio dalla relatrice del provvedimento Chiara Braga”. La logica è molto semplice: trattandosi di un’autostrada che collega altre due autostrade non può che essere lo Stato a gestire l’infrastruttura”. Nella nuova formulazione dell’articolo, si prevede che il subentro dello Stato avvenga previa verifica da parte del Cipe del piano finanziario dell’opera redatto dalla Regione Emilia-Romagna. “E’ normale che lo Stato, che non è l’autore del piano finanziario – spiega l’on. Baruffi – voglia prima verificarne la sostenibilità onde evitare possibili oneri a suo carico. Tra l’altro, in quel piano finanziario, non si prevede che lo Stato stanzi fondi: l’opera sarà, infatti, a carico della Regione per la parte pubblica e del soggetto attuatore, per la parte privata, che si finanzierà con i futuri incassi dei pedaggi”. L’autostrada Cispadana è stata già inserita dal Governo nel Piano delle opere strategiche, vista l’importanza che riveste per l’economia nazionale e non solo per le comunità locali. “Lo Stato, quindi – conclude Baruffi – conferma il suo impegno per la realizzazione di un’opera che l’Area Nord sta aspettando ormai da troppi anni. Sono, quindi, del tutto strumentali le affermazioni di chi parla di un disimpegno, sia politico che finanziario, da parte del Governo. Abbiamo ottenuto ciò che abbiamo chiesto e siamo soddisfatti. L’opera va avanti, è già finanziata e lo Stato subentrerà alla Regione Emilia-Romagna come stazione appaltante nei confronti del concessionario”.

 

Ci sono però molte perplessità sul fatto che il Governo Renzi voglia sobbarcarsi un impegno di questo tipo. “Il Governo derubrica l’impegno, fino a ieri scritto nero su bianco, a subentrare alla Regione Emilia Romagna dal 2015 nella realizzazione della Autostrada Cispadana attraverso un emendamento allo Sblocca Italia”.

Lo fa notare Giovanni Paglia di Sinistra Ecologia Libertà, che allega la vecchia formulazione dell’articolo 5-bis del decreto Sblocca Italia – che definiva l’opera di “rilevanza strategica internazionale” e disponeva il passaggio delle competenze da Regione a Governo dal 2015 – e la compara con la nuova formulazione, frutto dell’emendamento succitato, che invece trasforma il subentro in un’opzione non condizionata, coinvolge il CIPE che dovrebbe riesaminare la sostenibilità finanziaria dell’opera e soprattutto prevede che l’operazione debba essere priva di qualsiasi nuovo o maggiore onere a carico dello Stato.
Insomma – aggiunge l’on. Paglia – niente a che vedere con l’ipotesi fino a ieri inserita nello Sblocca Italia che prevedeva, nel dettaglio, il subentro del MIT (ministero Infrastrutture e Trasporti) nelle funzioni di concedente nonché il trasferimento allo stesso MIT della partecipazione finanziaria alla costruzione della Cispadana.

Una buona notizia per chi come come è contrario all’opera – conclude l’on. Paglia – ma anche l’ennesimo impegno tradito di un Governo incapace di portare al sabato gli impegni presi il lunedì”.

 

E c’è chi fa notare come quello accaduto oggi a Roma sia strettamente connesso con la nomina di Emilio Sabattini, ex presidente della provincia, a numero uno della Sassuolo-Campogalliano.

“Unanomina senza pudore quella di Emilio Sabattini che cementa l’intreccio di interessi tra il partito di maggioranza e i signori delle autostrade” lo dichiara il modenese Michele Dell’Orco, capogruppo M5S in Commissione Trasporti, a proposito dell’incarico ricevuto dall’ex presidente PD della Provincia di Modena alla guida della società per l’Autostrada Campogalliano-Sassuolo “e tutto questo – aggiunge- proprio mentre in aula è arrivata l’ennesima fiducia sullo Sblocca Italia, il decreto che darà in mano il sistema autostradale dell’Emilia Romagna ad Autobrennero, la società capofila di tutti i principali progetti autostradali della Regione, oltre alla Campogalliano-Sassuolo, anche la Cispadana nonché il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi”.

Spiega ildeputato:“Con il decreto sblocca Italia infatti il Governo si sta adoperando per prorogare la concessione scaduta sulla A22 in favore di Autobrennero, senza bando di gara e dunque fuori dalle regole europee e anche a costo di rischiare una procedura di infrazione che costerà nuovi esborsi per i cittadini. Senza questa proroga Autobrennero perderebbe infatti anche l’interesse allarealizzazione delle tratte autostradali dell’Emilia Romagna. Per rassicurare l’azienda inoltre il Governo, con l’articolo 5 bis, ha trasformato la Cispadana da autostrada di interesse regionale ad asse di rilevanza strategica internazionale”.

“Dallo Sblocca-Italia che, di fatto – chiarisce il pentastellato- è un decreto che mette al sicuro i piani industriali di Autobrennero era rimasta fuori solo la bretella di Campogalliano-Sassuolo ma è stata presto trovata la soluzione: cosa c’è di meglio per garantirsi che nominare un soggetto politico targato PD come Sabattini? D’altronde, già come presidente della Provincia, per dieci anni ha lavorato per portare avanti questo inutile asse stradale senza alcun riguardo peer gli interessi dei cittadini e per la salvaguardia del territorio, ora forse finalmente è nel posto giusto e giocherà a carte scoperte facendo gli esclusivi interessi di Autobrennero e company”.

“Ci tengo infine a ricordare –concludeDell’Orco- che non solo questi assi autostradali non risultano particolarmente utili a livello trasportistico ma che dentro la nuova società guidata da Sabatini oltre ad Autobrennero ci sono le solite note aziende come laPizzarotti spa e la Coopsette, in dissesto finanziario e largamente implicata, tramite la sua controllata Nodavia, nell’inchiesta Tav di Firenze e la cui affidabilità legale e finanziaria è dunque tutta da verificare.

 

 

 

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