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Tra Cornelius G. e Malikian, i finalesi apprezzano l’offerta culturale

da | Nov 18, 2014 | Finale Emilia | 0 commenti

È stato uno spettacolo molto gradevole e ben riuscito quello andato in scena sabato scorso al Teatro Tenda diFinale Emilia nell’ambito dell’iniziativa Beni Comuni, un progetto finanziato dal ministero dei Beni e delle AttivitàCulturali e del Turismo e promosso da Comune di Carpi, in collaborazione con ERT Fondazione e ATER, e con ilpatrocinio del Dipartimento delle Arti Visive Performative e Mediali dell’Università di Bologna, che prosegue contre concerti-spettacolo gratuiti del celebre violinista di origini armene Ara Malikian. Lo riporta una nota del Comune di Finale Emilia.

Proprio questa mattina, il giovane artista ha entusiasmato gli studenti delle classi terze delle scuole medie di Finale e Massa, con il suo “Le mie prime quattro stagioni”.

Malikian domani sarà poi al Cinema Teatro Italia di Soliera alle 11.00 ancora per gli studenti, mentre alle 21 terrà uno spettacolo serale presso il Teatro di Carpi, aperto al pubblico di ogni età.

A Finale la mise en espace “Ruba l’arte e mettila da parte. La collezione privata di Cornelius G.”, portata inscenda da Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea,Eugenio Papalia, con la fisarmonica di Olimpia Greco, ha ottenuto un notevole riscontro di pubblico. Il gruppo di“Bassa Manovalanza” che ha allestito lo spettacolo, negli ormai tanti mesi trascorsi nei centri colpiti dal sisma dimaggio 2012, nell’ambito del progetto ‘Raccontare il territorio – per un’idea di teatro condiviso’ (percorso didatticoper attori, registi e drammaturghi che si è tenuto nei comuni di San Felice sul Panaro, Finale e Mirandola), hasaputo farsi apprezzare, stringendo legami di vera amicizia, che si sono fatti via via più forti. Così erano tanti i voltidi giovani e meno giovani, soprattutto non finalesi, sabato, sugli spalti del teatro Tenda di via Stazione. “Ci avrebbe però fatto piacere – dice l’assessore alla Cultura, Massimiliano Righini – vedere un maggior numero dispettatori finalesi, in particolare di coloro che amano, frequentano e si dilettano di teatro che avrebbero potuto godere di uno spettacolo ben congegnato e molto gradevole”.

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