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Infiltrazioni mafiose, l’opinione di Libera: “Emilia, svegliati!!!”

da | Gen 29, 2015 | In Primo Piano, Ultime news | 0 commenti

“Un intervento che non esito a definire storico, senza precedenti”. Così ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Aemilia”, la maxi operazione che ha portato a 117 richieste di custodia cautelare, quasi tutte eseguite e ad oltre 200 indagati. Ammonta a oltre 100 milioni di euro il valore dei beni confiscati. Il tutto è partito da un’indagine condotta dalla procura distrettuale antimafia di Bologna, poi estesa ad altre procure, quella di Catanzaro e Brescia. Altri 46 sono stati i provvedimenti di custodia cautelare emessi da queste ultime procure. Al centro dell’inchiesta il clan Grande Aracri di Cutro, presente da anni, con propri rappresentanti, in Emilia-Romagna. Numerosi i capi d’imputazione: dal riciclaggio all’estorsione, dall’usura all’intestazione fittizia di beni, dall’emissione di fatture false all’associazione di stampo mafioso.

“Non ci sono più alibi  – si legge in una nota di Libera, una selle più importanti associazioni antimafia – per chi continua a non vedere, a non sentire, a non parlare. L’Emilia felice, regione “esente da mafia” , non esiste da anni, ammesso che, nel lontano passato, lo sia effettivamente stata. Da decenni, evidenti sono i segnali di un progressivo radicamento della criminalità organizzata nella nostra regione. Recenti sono, inoltre, i dati pubblicati dal Ministero dell’interno. Nel periodo settembre 2013-Luglio 2014 sono stati dodici i beni definitivamente confiscati nella nostra regione, su un totale confiscato, negli anni di funzionamento della legge, di circa un centinaio, e ancora, 448, per un valore complessivo di 21 milioni di euro, sono stati i beni sequestrati. Questi dati pongono l’Emilia-Romagna fra le prime sei regione italiane e al primo posto fra quelle al nord del Lazio. Quindi: Emilia svegliati!

Siamo riconoscenti alla Magistratura ed alle forze dell’ordine per lo splendido lavoro che stanno facendo ma siamo fermamente convinti che questo lavoro – prosegue la nota – deve essere accompagnato contemporaneamente e nel minor tempo possibile, da un vero e proprio rinascimento etico, un sussulto di voglia di corresponsabilità, di condivisione e di continuità dell’agire, da parte della nostra intera comunità regionale. Dall’associazionismo sindacale, al mondo dell’informazione, dalle istituzioni al mondo della politica, dell’imprenditoria, della scuola, dell’associazionismo ambientale, culturale, sportivo; insomma, da tutta la nostra comunità deve alzarsi forte il grido: “Basta, non ne possiamo più, smettetela!”.

Il prossimo 21 marzo, a Bologna, verrà celebrata la XX edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Saranno tantissime le persone, provenienti da tutt’Italia. Saranno a Bologna per ricordare le vittime innocenti delle mafie e per assumere, nei loro confronti, l’impegno a continuare nelle azioni di contrasto alla criminalità organizzata. E allora è importante essere in tanti e ancora di più. Chiediamo, a tutti coloro che possono, di unirsi a noi, quel giorno, per offrire una carezza ai famigliari delle vittime. Vogliamo  – chiude il comunicato – costruire una barriera solida, in grado di respingere gli attacchi delle mafie. Ogni persona presente, quel giorno, in piazza, rappresenterà uno dei mattoni indispensabili per la sua costruzione. Aiutiamoci a costruirla. Lo dobbiamo a tutti noi, ma, in particolare, alle vittime innocenti delle mafie e ai tanti famigliari che verranno a Bologna il prossimo 21 marzo 2015″.

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