Via via che emergono i dettagli dell’operazione Aemilia che ha permesso di sgominare gli ‘ndranghetisti di casa nostra, si vede come tanti traffici poco chiari passassero da Finale Emilia. Così il sindaco della cittadina, Fernando Ferioli prende di nuovo carta e penna per chiarire: “Siamo feriti e addolorati – scrive in una nota – per le vicende che hanno colpito il nostro Comune, ma siamo altrettanto convinti di aver sempre operato nel corso del nostro mandato con la massima onestà e trasparenza, sempre e comunque per cercare di fare il bene della nostra città e dei suoi cittadini. Ribadiamo la nostra massima fiducia nell’operato della magistratura e ci teniamo a sottolineare che né il sindaco né i componenti della giunta risultano indagati. Per quanto riguarda il Responsabile dei Lavori Pubblici, abbiamo immediatamente emesso un provvedimento di sospensione dall’incarico. Nel caso, e se necessario, saremo pronti a far valere la nostra posizione di parte lesa in sede civile e penale. Intanto abbiamo già provveduto a sostituirlo nel ruolo con personale interno. Questo – spiega Ferioli – perché non vogliamo che si perda nemmeno un minuto e la ricostruzione delle opere pubbliche possa procedere senza impedimenti. A cominciare dalla costruzione delle nuove scuole medie che sono il frutto di donazioni ottenute soprattutto perché, in questi due anni e mezzo, sindaco e assessori si sono recati ovunque si potesse portare a casa un centesimo da destinare a tale scopo. Voglio inoltre tranquillizzare -conclude il sindaco – tutte le persone che hanno in corso o sono in attesa di avviare interventi di edilizia privata. La ricostruzione che passa attraverso Mude e Sfinge – cioè gli interventi nelle case, nei negozi e nelle aziende – va avanti senza alcun problema”.
Mafia, il sindaco di Finale: “Noi sempre onesti e trasparenti, siamo parte lesa”
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