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Pirati della strada: sempre più numerosi e spesso impuniti

da | Gen 26, 2015 | Approfondimenti, Ultime news | 0 commenti

Calano gli incidenti stradali, ma aumentano gli episodi di pirateria. Nel 2014 sono state 1.009 (+3,7%) le omissioni di soccorso rilevate dall’Osservatorio il Centauro dell’Asaps, l’associazione sostenitori Polstrada, con 119 vittime (+4,4%), tra cui 46 pedoni, e 1.224 feriti (+4,8%).
Le indagini hanno ‘smascherato’ il 57,8% dei pirati, stranieri nel 24,2% dei casi, mentre sono stati 111 i forestieri vittime dei pirati, pari all’11% del totale tra feriti e deceduti. Lo spiega l’Ansa.
La maggior parte degli episodi, 141 (14%), sono avvenuti in Lombardia, 105 (10,4%) in Emilia-Romagna, 94 (9,3%) in Veneto e 92 (9,1%) nel Lazio. In coda non arrivano invece alla doppia cifra Molise (6), Valle d’Aosta (2) e Basilicata (1). L’Osservatorio, con l’11,5% di eventi mortali e l’88,5% con lesioni, prende peraltro in considerazione solo gli atti di pirateria più grave, quelli che ‘bucano’ la cronaca o che i 700 referenti dell’Asaps sul territorio nazionale selezionano sulla scorta di precisi standard di riferimento.
L’84,3% degli atti di pirateria avviene di giorno. Gli autori sono in gran parte uomini fra 18 e 45 anni (solo 62 le donne, 7 in meno del 2013, pari al 10,6%), spesso sotto l’effetto di alcol o droga (114 casi lo scorso anno, 19,6%, ma il dato – spiegano gli autori dell’indagine – va considerato assolutamente per difetto), e per questo decidono di scappare. Una fuga spesso motivata anche dalla paura di perdere punti e patente. In netta crescita i veicoli con assicurazioni scadute o false, circostanza accertata in una cinquantina di casi, ma probabilmente anche in questo caso la cifra è più elevata.
Le pene previste – critica il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – “sono inconsistenti, da tre mesi a tre anni. Solo in caso di incidente mortale con fuga oggi si rischia di rimanere per un certo periodo in cella”. E la condanna media per chi ha ucciso e si è dato alla fuga “è quella assurdamente irridente di 2 anni e 4 mesi”. Nel 2014 sono stati 121 i pirati arrestati e 462 quelli denunciati.
Ancora una volta sono state le categorie deboli, bambini e anziani, a pagare un prezzo elevato: 132 e 152, rispettivamente 13,1 e 15,1%. Gli ‘under 14’ coinvolti sono stati 81, con cinque decessi. I pedoni sono la categoria più tartassata, con 410 eventi (414 feriti oltre alle 46 vittime), i ciclisti coinvolti 155, con 24 morti e 145 ricoveri.
“Questo reato, per l’impatto che ha sull’opinione pubblica, dovrebbe essere tra quelli previsti nella sfera dell’omicidio stradale”, ribadisce Biserni, che con l’Asaps si batte per la sua istituzione assieme alle associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni. “Ma il Parlamento – commenta – pur con il parere favorevole del Governo e di Matteo Renzi, tergiversa sulla spinta delle perplessità espresse dagli influenti tecnici del diritto che siedono nelle Commissioni. E il provvedimento cammina lento, molti più lento della velocità dei pirati della strada”.

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