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Occupazione: in alcune Regioni è possibile

da | Feb 19, 2015 | Economia, Editoriale, Lavoro | 0 commenti

Il tasso di disoccupazione in Italia, ha raggiunto la soglia del 13% secondo le rilevazioni dell’ISTAT.

Alcune regioni però, su determinate tipologie di impieghi, pare stiano registrando una “quasi significativa” controtendenza: il Centro Studi di Confartigianato, rielaborando i dati dei rapporti ISTAT ed Eurostat sul 2014, ha stilato una classifica delle regioni in cui si trova più facilmente impiego, tra le quali primeggiano quelle localizzate nelle aree del Centro Nord.

Se il tasso di disoccupazione in Italia è peggiorato di quasi due punti percentuali, in Piemonte c’è stato un miglioramento di 1,5 punti percentuali, a Trento nelle Marche e in Molise di 1 punto percentuale, mentre Veneto, Trentino Alto Adige e Liguria di 0,5 punti percentuali.

Per quanto riguarda i settori economici, l’informatica (produzione di software e consulenze) continua a fare la parte del leone, che grazie alla diffusione di Internet e del commercio elettronico registra un aumento del +10% circa dell’offerta di lavoro. I servizi di assistenza sociale residenziale con un circa +8% occupano il secondo posto in classifica, seguiti dai servizi di assistenza non residenziale ( poco più di un +7%) e la ristorazione (poco più di in +5%), settore che in generale risente meno della crisi grazie ad una significativa vocazione turistica del nostro Paese. Stupisce trovare in quinta posizione gli studi professionali di architetti e ingegneri (anch’esso poco più del +5%); posizione giustificata in gran parte dagli eventi catastrofici (terremoti ed inondazioni) degli ultimi anni che hanno interessato vaste aree del Paese.

Seguono quindi i settori tipici delle nostre industrie manifatturiere: metalmeccanica (produzione di macchinari), dove l’occupazione sale del +5% e in cui circa il 44% dell’occupazione è in piccole imprese; confezione di articoli di abbigliamento (quasi +5%), con un peso dell’occupazione delle piccole imprese pari al 70%.

Per quanto riguarda le tipologie di lavoratori l’offerta è orientata in particolare alla fascia d’età poco superiore ai 35 anni. Per gli over-fifty (lavoratori con età superiore ai cinquant’anni) non sono tempi felici. La perdita del lavoro per tale tipologia di lavoratore significa, in molti casi, l’esclusione dal mercato del lavoro, con conseguenze drammatiche. Per questo motivo l’INPS ha previsto delle agevolazioni alle imprese che assumono lavoratori con più di cinquant’anni d’età.

In generale, comunque, le professionalità più richieste dalle imprese, sono quelle che tendono ad un miglioramento competitivo delle imprese: tecnici ed operai specializzati, conduttori di impianti, addetti alle vendite.

Per i giovani, e meno giovani, che hanno idee innovative e che si può quindi prefigurare il lavoro in ambito imprenditoriale, sono previsti eventi, concorsi e bandi per l’ottenimento di agevolazioni sia di ordine fiscale che finanziario.

Andrea Lodi

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