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“Cambia il Cas,la Regione va contro i terremotati”, denuncia Prc

da | Mag 14, 2015 | Ultime news | 0 commenti

“Il Presidente Bonaccini inaugurò la sua Giunta a San Felice promettendo per l’area del cratere una burocrazia più veloce capace di accelerare un processo di ricostruzione privata ancora troppo lento e farraginoso. Peccato che a 5 mesi dal suo insediamento l’unico reale provvedimento della Regione per l’area del cratere sia stato preso non contro la burocrazia ma contro i terremotati che ancora oggi sono fuori casa tagliando il contributo di autonoma sistemazione di cui beneficiano in attesa di rientrare nelle proprie case”. E’ quanto afferma  Stefano Lugli, segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia-Romagna

“Così, mentre da un lato l’iter che una famiglia deve sostenere per ricostruire la propria abitazione si allunga sempre di più – prosegue Lugli – dal 1 luglio il contributo economico della Regione per chi è ancora fuori casa diminuisce sensibilmente mettendo in seria difficoltà tutte quelle famiglie che, oltre alla crisi economica, sono alle prese anche con i costi della ricostruzione. Una vera ingiustizia, che si somma al fatto che – salvo nuove proroghe – dal 1 luglio l’IMU, seppur ridotta al 50%, sarà richiesta anche sulle abitazioni ancora inagibili e, più in generale, al fatto che l’area del cratere subisce ancora oggi un’imposizione fiscale non in linea con le reali condizioni economiche del territorio.

Rifondazione Comunista si associa alla CGIL di Modena nel chiedere alla giunta regionale la modifica dei nuovi criteri per l’erogazione dei contributi economici per chi è ancora fuori dalla propria abitazione e sollecita ancora una volta la Regione a mettere mano al sistema infinito di ordinanze che sta ingolfando la ricostruzione. Perché, nonostante le promesse, su burocrazia e ricostruzione la Regione non ha cambiato verso”.

 

 

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