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Giallo di Gorghetto, si cerca ancora l’arma del delitto. Sigilli alla casa del duplice omicidio

da | Mag 18, 2015 | In Primo Piano, Bomporto, Lo sai che... | 0 commenti

L'abitazione nella quale si sono consumati gli omicidi

L’abitazione nella quale si sono consumati gli omicidi

I sigilli alla casa in cui si è consumato il duplice omicidio, l’arma del delitto della 92enne Irene Tabaroni che ancora non è stata trovata, l’interrogatorio del marito di Francesca Marchi (che al momento non è indagato), l’altra donna trovata morta nell’abitazione di via Padella: si chiude così, a Gorghetto, una giornata che ha portato la frazione di Bomporto al centro delle cronache nazionali per una tragedia i cui contorni sono ancora tutti da delineare e sui quali sta indagando la magistratura.

Una giornata cominciata quando, in mattinata, i Carabinieri sono stati avvisati del ritrovamento del corpo delle due donne: al telefono un uomo, il marito di una delle due vittime e genero dell’altra. Poi l’intervento dei Carabinieri, la notizia che, prima in maniera frammentaria poi sempre più confermata, diventa di pubblico dominio ed ecco una folla di giornalisti e operatori tv a spezzare la generale quiete di Gorghetto, frazione che, al di là dei danneggiamenti per l’alluvione del 2014 e la chiusura e ristrutturazione del ponte della strada che porta a San Pietro in Elda, raramente fa notizia.

Arriva anche il magistrato, il sostituto procuratore di Modena Claudia Ferretti, ed è lei a ricostruire come l’anziana donna sia stata uccisa con il cranio fracassato, colpita da un corpo contundente, mentre la figlia sia probabilmente morta per strangolamento, entrambe uccise nel proprio letto. L’arma del delitto, il corpo contundente che avrebbe ucciso Irene Tabaroni insomma, non è ancora stata trovata, nonostante il lungo lavoro dei militari e della Scientifica che, nel corso della giornata, hanno lavorato alacremente sulla scena del delitto e nelle vicinanze. La Procura indaga per duplice omicidio e, al momento, non ci sono indagati. L’uomo che viveva in casa con le due donne, marito di una e genero dell’altra, è stato interrogato.

I Carabinieri in via Padella

I Carabinieri in via Padella

All’abitazione sono stati apposti i sigilli, in attesa di nuovi rilievi. E a Gorghetto, un paesino nel quale tutti si conoscono, si è chiusa così una giornata in cui, in attesa che le indagini facciano il proprio corso, la tragedia ha lasciato nella comunità un senso di incredulità.

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