Circa il 60% dei cantieri post-ricostruzioni sarebbero irregolari: è quanto raccontano i controlli effettuati dalla Direzione territoriale del lavoro di Modena da gennaio a settembre 2014. Scrive il quotidiano La Repubblica che “la Direzione Territoriale del Lavoro di Modena, da gennaio a settembre 2014, ha effettuato nell’area del terremoto del Modenese 287 controlli sulle aziende edili riscontrando 180 (il 60%) irregolarità su 110 lavoratori e applicando 45 maxi-sanzioni per lavoro nero”.
Si parla in sostanza di mancati pagamenti di stipendi e contributi e contratti non regolari, in diversi casi. Scrive ancora la giornalista Erika Crispo: “Secondo Marcello Beccati, segretario provinciale della Fillea-Cgil di Modena, ‘il problema sta nella frammentazione del settore’, perché di solito chi dà l’appalto controlla solo la ditta a cui affida l’opera e non i subappalti. ‘Un esempio? Capita spesso – spiega – che un subappalto venga affidato a un’azienda che ha dichiarato 3 operai per realizzare quella determinata opera e poi invece nel cantiere ce ne siano 10’. Tra i casi più eclatanti, aziende che hanno dichiarato due o tre lavoratori per la realizzazione di opere del valore di oltre 500mila euro”.
LEGGI ANCHE: L’articolo completo su La Repubblica