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Troppo poveri per pagare le tasse: 30 mila persone vivono così nel Modenese

da | Mag 1, 2015 | In Primo Piano | 0 commenti

Sono almeno 230 mila i contribuenti modenesi possibili percettori del bonus da mille euro previsto dalla riforma del fisco proposta dalla Cisl. Lo afferma la Cisl di Modena, che ha analizzato i dati elaborati dal suo Caf (Centro assistenza fiscale) sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate l’anno scorso (anno d’imposta 2013).

«Nel 2014 sono stati 47.334 i modenesi, da Fiumalbo a Finale Emilia, che hanno presentato il modello 730 tramite il nostro Caf. Poiché noi rappresentiamo il 19-20 per cento del totale, stimiamo che siano complessivamente circa 250 mila i lavoratori dipendenti e pensionati che presentano il 730 – afferma Domenico Pacchioni, componente della segreteria provinciale Cisl con delega alle politiche e servizi fiscali – Il reddito medio imponibile dichiarato dal nostro campione ammonta a 21.905 euro, più alto del dato nazionale (19.780 euro). I contribuenti incapienti, coloro cioè che sono troppo poveri per pagare tasse perché il loro reddito è compreso tra 0 e 8 mila euro, sono il 10,27 per cento del nostro campione. Possiamo quindi presumere che a livello provinciale si tratti di almeno 25-30 mila persone, tra le quali ci sono i pensionati già oggi esclusi dai famosi 80 euro erogati dal governo Renzi».

I contribuenti modenesi con redditi imponibili da 0 a 40 mila euro (la soglia proposta dalla Cisl per il bonus da mille euro) rappresentano, invece, il 93 per cento del campione Cisl. Se riportiamo questo dato sul totale provinciale, possiamo stimare in almeno 230 mila i modenesi che potrebbero percepire il bonus di mille euro. A essi si aggiunge un altro 3,40 per cento (sempre del campione Caf-Cisl) di contribuenti che, dichiarando un reddito imponibile tra 40 e 50 mila euro, riceverebbero un bonus via via decrescente; a livello provinciale sarebbero altre 8-9 mila persone.

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