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I Lidi, il mare… della Bassa nei weekend. Dove un tempo c’era anche la seggiovia

da | Giu 27, 2015 | Curiosità, Altri Comuni | 0 commenti

Sabato di bel tempo, con il consueto corollario del traffico intenso verso il mare. E’ così anche sul raccordo Ferrara-Porto Garibaldi, percorso anche da diversi cittadini della Bassa verso quello che, per prossimità, è considerabile di fatto il mare del weekend per migliaia di persone che abitano nel nostro territorio. E, se è vero che non è esattamente il mare della Sardegna, è vero anche che in poco più di un’ora ci si arriva e si può scegliere, da Volano a Spina passando per Lido degli Estensi, la spiaggia che più aggrada. Sta accadendo anche in questo weekend.

Nel 2012, peraltro, nelle settimane immediatamente successive le scosse del 20 e del 29 maggio non era infrequente imbattersi, nei camping, in compaesani che ai lidi erano arrivati nell’esodo della paura, nel momento psicologicamente più delicato. Anche per questo motivo, in fondo, c’è un legame.

Ma c’è anche una curiosità, conosciuta dai più anziani ma magari non dai più giovani, che riguarda proprio Lido di Spina, uno dei lidi più frequentati dagli abitanti della Bassa: la presenza, durata per sette anni dal 1968 al 1974, di una seggiovia che portava i vacanzieri dal camping Spina direttamente alla spiaggia. Una sorta di unicum, la seggiovia marittima: 1 km (1006 metri, per la precisione) con 10 piloni per 254 posti (127 seggiole biposto insomma). Su Wikipedia si sostiene che sia stata poi smantellata “per problemi di corrosione causati dalla salsedine, dei quali il progettista trentino, abituato all’ambiente e al clima montano, non aveva tenuto conto”. Altre fonti, più prosaicamente ma forse più correttamente, ritengono semplicemente che il servizio fosse diventato antieconomico.

LA SEGGIOVIA “SPINA CAMPING”: LA FOTOGALLERY
(foto tratte da FuniForum, del portale specializzato Funivie.it, e riportato poi anche da http://www.ciccsoft.com)

Peraltro, l’alluvione del 2014 ha rinsaldato ancora maggiormente una parte della nostra Bassa al comune di Comacchio: nelle ore e nei giorni che seguirono la rottura del Secchia a San Matteo, infatti, accorsero a Bomporto e Bastiglia anche i volontari della Protezione Civile “Trepponti” di Comacchio. Allora diverse squadre composte da quattro o cinque unità ciascuna, si erano alternate per portare dapprima le pompe idrovore e la torre faro necessarie ad avviare la fase di emergenza. Del resto, l’acqua è il loro habitat…

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