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Consob: ci vuole un’agenzia europea per le PMI

da | Lug 22, 2015 | Editoriale | 0 commenti

 

 Gli investitori stranieri

Alla bocciofila di Mirandola alcuni pensionati, considerati tra i migliori esperti di economia del nostro Paese, si sono domandati perché in Italia non esista una istituzione, pubblica ovviamente, che fornisca servizi ed informazioni agli investitori stranieri che abbiano intenzione di investire i loro soldi nelle nostre imprese.

La fazione opposta, capitanata da un certo Gino, ovviamente di parere opposto, come si conviene ad ogni organizzazione democratica, rispondeva che J.P. Morgan (tra le più grandi banche d’affari del mondo), con l’avvallo della famiglia Monti (uno dei membri è stato Presidente del Consiglio, ricordate ? – affermava con tono sarcastico Gino), già da tempo organizza incontri tra miliardari anglo-americani e gruppi industriali italiani, Stato compreso.

Le associazioni datoriali

Piero, uno della fronda dei giovani, ex sindacalista, interviene affermando che “in Italia, credo caso unico al mondo, esistono centinaia, e forse migliaia, di associazioni di categoria cosiddette “datoriali”, cioè di imprenditori. Ci sono quelle degli artigiani, quelle dei commercianti, quelle delle piccole imprese,- continua Piero – quelle delle grandi imprese, tutte suddivise per appartenenza partitica. Esistono inoltre quelle settoriali (vale a dire che ogni settore economico ha la propria rappresentanza sindacale), senza contare le varie Agenzie pubbliche, statali, regionali, provinciali e comunali che si occupano di imprese”.

“E’ così! Piero dice il vero – interviene Giorgio ex insegnante in pensione, da tutti considerato l’intellettuale del gruppo – solo che tutte queste rappresentanze sindacali, nell’Italia delle corporazioni e della spartizione politica delle risorse, è da sempre un fenomeno autoreferenziale che serve più a distribuire posti di lavoro tra parenti ed amici, piuttosto che ad erogare servizi utili alle nostre imprese.”

Ma si sa che Giorgio ha sempre avuto una visione disfattista delle cose.

In ogni gruppo di discussione, che sia nel bar, nella bocciofila piuttosto che nel centro anziani, esiste dappertutto la figura del “risolutore”, colui, che con un intervento informato, riesce a chiudere la discussione. Ed è quanto si ha modo di ascoltare dalle parole di Mario, detto “sbrigat” (per la lentezza delle sue azioni), che avvallato dal mondo digitale, riporta il contenuto di una nota informativa apparsa sul web.

La Consob e l’agenzia europea per le PMI

Da questa nota informativa, pare che Giuseppe Vegas, presidente della Consob (l’autorità di vigilanza della Borsa e dei mercati finanziari) abbia proposto un’agenzia europea per le PMI: un punto di riferimento per gli investitori per ottenere informazioni finanziarie sulle piccole e medie imprese.

La sede dell’agenzia dovrebbe essere stabilita a Milano, nel sito dell’Expo.

“La proposta – spiega Giuseppe Vegas – è di istituire una sorta di centro che valuti le piccole e medie imprese; queste non hanno la possibilità di avere per esempio un rating, quindi, ci vorrebbe un istituto pubblico che in qualche modo fa un’azione del genere”. L’agenzia dovrebbe, dunque, garantire la raccolta e la diffusione delle informazioni economiche e finanziarie sulle PMI europee “attraverso un unico sistema informativo pubblico”.

Vegas, visti i problemi di liquidità finanziaria delle PMI, ha anche avanzato l’idea della costituzione di un fondo di fondi in grado di raccogliere presso investitori istituzionali risorse da convogliare in strumenti d’investimento dedicati alle PMI quotate, in modo da garantire un adeguato volume di scambi”.

Conclusione

La riunione in bocciofila ha avuto il suo termine. Nel brusio generale, tra un bicchiere di vino e la ripresa del gioco delle bocce, si capisce che l’epilogo non è piaciuto agli astanti. Rimane sempre il dubbio che in questo meraviglioso Paese, qualunque cosa si faccia, c’è sempre una piccola fregatura dietro l’angolo. Per lo meno, poca chiarezza.

Per maggiori informazioni sull’Agenzia europea per le PMI, si rimanda ad un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.

Andrea Lodi (redazione. economia@sulpanaro.net)

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