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Trivelle, il Pd dice no al referendum

da | Set 29, 2015 | Ultime news | 0 commenti

“Il PD per l’ennesima volta nega ai cittadini il sacrosanto diritto di decidere, dimostrando di avere una concezione abbastanza stravagante della democrazia”. È questo il commento del gruppo regionale del M5S dopo la bocciatura da parte dell’Assemblea Legislativa della proposta presentata dai cinque consiglieri del Movimento 5 Stelle di adesione ai referendum abrogativi degli articoli 35 del decreto Sviluppo e dell’articolo 38 dello Sblocca Italia che di fatto danno il via libera alle trivelle selvagge su tutto il territorio, compresa l’Emilia-Romagna. Lo si legge in una nota.

“Si tratta di una decisione grave – spiegano la capogruppo Giulia Gibertoni e i consiglieri Andrea Bertani, Silvia Piccinini, Gian Luca Sassi e Raffaella Sensoli – Il PD con il suo voto contrario alla nostra proposta dimostra ancora una volta il totale disprezzo verso la partecipazione dei cittadini, negando loro un diritto che invece dovrebbe essere sacrosanto. E pensare che questa operazione è portata avanti da una forza politica che si professa democratica ma che evidentemente ha una concezione di democrazia totalmente distorta. Noi volevamo che a decidere su un tema così importante fossero tutti. Il PD a quanto pare si preoccupa che a farlo siano come sempre in pochi. Peccato che le conseguenze delle trivelle selvagge volute dal governo Renzi saranno devastanti e per tutti, soprattutto per le nostre coste. E ricordiamo che non si possono ancora completamente escludere relazioni di causa – effetto tra trivellazioni e sismicità indotta”. Bocciata anche la proposta di impegnare la Giunta a mettere in campo una campagna informativa ad hoc per far conoscere ai cittadini i contenuti dei referendum. Il M5S, infine, ha rimandato al mittente la proposta del presidente Bonaccini di cercare di modificare l’art 38 dello Sblocca Italia in sede di Conferenza Stato-Regioni. “La giustificazione utilizzata da Bonaccini per dire no ai referendum è patetica – concludono i consiglieri M5S – La proposta di modifica poteva e doveva essere portata avanti negli incontri che nelle scorse settimane si sono tenuti con gli altri rappresentanti della Regioni che si sono opposte allo Sblocca Italia. Appuntamenti che la Giunta ha scientificamente disertato per sottrarsi a qualsiasi tipo di confronto”.

 

Ed ecco il commento di Piergiovanni Alleva consigliere regionale l’Altra Emilia – Romagna
Il voto con cui oggi l’assemblea legislativa ha respinto, grazie alla scelta dei consiglieri Pd, l’adesione al referendum abrogativo di alcuni articoli dello Sblocca Italia mette in luce la sottile ipocrisia di cui è affetto il partito di maggioranza. Tentando il consueto “un colpo al cerchio un colpo alla botte” il presidente Bonaccini sostiene che porrà la questione del cambiamento del famigerato articolo 38, quello che consente trivellazioni “facili”, alla conferenza Stato – Regioni, ma intanto si oppone al referendum dimostrando così di non cogliere il vero punto della questione: con lo Sblocca Italia si impedisce ai cittadini di scegliere il tipo di sviluppo che ritengono più opportuno per i territori in cui vivono e  proprio questa libertà di scelta sarebbe loro restituita dal referendum. Tutto l’impianto dello sciagurato provvedimento, cui si aggiungono altri nefasti articoli della legge di stabilità, richiama un’idea di sviluppo che speravamo facesse parte del passato: uno sviluppo fondato sul cemento, sul via libera ai predatori dei beni comuni, sull’accantonamento di diritti fondamentali quale quello alla salute in nome del profitto. L’unica preoccupazione che percorre tutto il decreto è quella di assicurare in ogni caso una piena e incondizionata “libertà d’azione delle imprese”, senza minimamente curarasi del fatto che le imprese non garantiscono affatto il perseguimento di interessi generali. Nei fatti e al di là delle dichiarazioni, il liberismo sfrenato è la cifra del governo Renzi che giorno per giorno erode i diritti delle persone e che noi dell’Altra Emilia – Romagna siamo ben decisi a combattere in ogni modo.

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