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La rivoluzione digitale per i distretti modenesi, un convegno

da | Ott 9, 2015 | Economia, Ultime news | 0 commenti

Ritorna sulle scene Gro, Global restructuring organization, e ritornano ad accendersi i riflettori della comunità economica modenese sulla sua conferenza annuale. Il tema scelto per l’edizione 2015 è “La rivoluzione digitale, nuova leva per l’attrattività dei distretti industriali”.

La giornata di studi, che avrà importanti relatori, si terrà giovedì 15 ottobre, a partire dalle ore 9.30, presso laSala Leonelli della Camera di Commercio di Modena.

Come da tradizione si dividerà in due parti. La prima parte, mattutina, sarà incentrata sul tema dell’attrattività dei distretti industriali in un contesto di forte globalizzazione e sull’onda della rivoluzione digitale. L’internazionalizzazione delle nostre imprese è un’opzione spesso non rimandabile e il traino dell’export sull’economia ne è la riprova. Il digitale può facilitare questo processo grazie agli impatti sulla rete distributiva e su modelli di business, processi e produzione. L’obiettivo è fornire alla business community e al sistema politico idee e spunti utili su questi temi, attraverso le testimonianze e la discussione di esponenti di spicco delle istituzioni, dell’imprenditoria e degli investitori finanziari internazionali.

La seconda parte, pomeridiana, continuerà invece il dialogo sulla crisi d’impresa iniziato gli anni scorsi, e vedrà la discussione e le testimonianze di giudici italiani e stranieri.

L’iniziativa è organizzata insieme a EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, e allo studio legale Tullio & Partners.

«Nei distretti economici bisogna ridurre il “gap” digitale se si vuole continuare a essere attrattivi agli occhi degli investitori e mantenere leadership di mercato», sintetizza il presidente del Gro Antonio Tullio. «Oggi gli investitori operano la propria scelta di investimento secondo una strategia “botton-up”: non si cercano settori trainanti, ma singole storie di eccellenza che abbiano come caratteristica la conoscenza del marchio, la vocazione all’export e all’innovazione. In un mercato dei capitali che registra un rendimento obbligazionario in flessione, per i bassi tassi di interesse, vi è ampio spazio per le aziende dei nostri distretti, ma queste stesse aziende devono essere in grado di intercettare questa rivoluzione digitale».

 

PRIMA SESSIONE

Apriranno i lavori gli interventi di Antonio Tullio, presidente del Gro, e di Andrea Guerzoni, transaction advisory services leader di EY.

 

La mattinata proseguirà con due tavole rotonde, entrambe moderate da Silvia Sacchi, giornalista del “Corriere Economia”. La prima darà voce al tema “Private equity per l’internazionalizzazione delle imprese italiane” con la partecipazione di aziende e fondi di investimento come Foton Lovol International, DBAG, Argos Soditic, Mandarin, Muzinich; la seconda darà la parola a importanti realtà dell’imprenditoria in Italia. Protagonisti saranno Filippo Ferrua, vicepresidente della Ferrero, Daniele Simonazzi, vicepresidente di Flo,Alberto Chiesi, presidente di Chiesi Farmaceutici, Alberto Vacchi, presidente Ima e di Unindustria Bologna, eValter Caiumi, presidente di Emmegi e di Confindustria Modena.

 

SECONDA SESSIONE

La sessione pomeridiana, presieduta da Antonio Tullio, inizierà alle 14.30 e sarà incentrata su “I nuovi orizzonti della gestione della crisi di impresa: contendibilità dell’impresa in crisi da parte di competitor e di fondi di investimento?”. Si succederanno le relazioni di Cecelia Morris, presidente della Bankruptcy Court di New York, Catherine Ottaway, avvocato della Hoche Société d’Avocats Paris, Luciano Panzani, presidente della Corte di Appello di Roma, Vittorio Zanichelli, presidente del Tribunale di Modena, Antonio Didone, consigliere Prima Sezione Civile Corte di Cassazione, Laura De Simone, giudice fallimentare del Tribunale di Mantova, e infine di Renato Rordorf, presidente di Sezione della Corte di Cassazione.

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