Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

“Chi strumentalizza i terremotati”?, il comitato Sisma 12 contesta l’Ucman

da | Gen 25, 2016 | Mirandola, San Felice sul Panaro, Novi, Ricostruzione | 1 commento

Crea polemiche la posizione presa ufficialmente dall’Unione comuni modenesi Area Nord sullo stato in cui versano diverse famiglie di terremotati che vivono nei Map: senza luce elettrica e riscaldamento, rischiando anche la vita per portare un po’ di calore ai loro figli in queste gelide notti di inverno. Ecco cosa scrive il comitato di terremotati Sisma 12 in una nota.

“Noi confidiamo che sia frutto di un qualche addetto stampa, già impegnato in campagna pre elettorale, ma totalmente digiuno sulle problematiche della ricostruzione, perché sarebbe veramente grave se quella riportata da “sul Panaro.net “ fosse realmente la dichiarazione ufficiale dei sindaci dell’UCMAN. Già, perché se Bonaccini a la Costi nel maggio 2012 non erano a capo della struttura commissariale, i Sindaci dell’Area Nord, o almeno la stragrande maggioranza di essi, svolgevano già l’attuale incarico e dovrebbero sapere bene che:

1) i MAP sono stati consegnati ai terremotati con tutta una serie di specifiche d’utilizzo che, tra l’altro, prevedevano l’impossibilità di modificare la tipologia di utenze o l’inserimento di elementi non previsti, come una stufa a legna o a pellet per riscaldamento. L’unica fonte di energia utilizzabile era quella elettrica ed erano anche già stati stipulati i contratti con il gestore ( se non erriamo Enel Energia). I terremotati assegnatari dei MAP sono dunque stati messi di fronte al fatto compiuto.

Ci sembra logico che i costi abnormi, e gli abnormi consumi determinati da una errata progettazione dei MAP, non possano essere imputati ai terremotati ma debbano essere addebitati a chi quell’errore aveva fatto.

In altre parole: non si può pensare di avere diritto di decidere sulla pelle dei terremotati e poi pretendere che siano i terremotati a rispondere degli errori altrui.

2) nel comunicato si parla anche di mutui: “Sono situazioni delicate, molto diverse tra loro, conosciute e seguite, caso per caso, al pari di quelle dei mutui sulle case inagibili.” Cioè ci si vuol far intendere che dove non sempre è stato sufficiente un provvedimento legislativo per vincere la resistenza delle banche è bastato l’intervento del Sindaco?

Ma allora è inutile attendere l’intervento dei parlamentari: signori Sindaci, cosa state aspettando per portare a casa almeno questo risultato?

Insomma, non siamo nati ieri e sappiamo bene che il mestiere dei partiti è raccogliere consenso, ma come cittadini che affrontano i problemi concreti della ricostruzione ogni giorno, anche perché sono i nostri problemi, vorremmo che si restasse sui fatti e, nello specifico, torniamo a consigliare alle Amministrazioni Locali di smetterla con la politica del “caso per caso”; perché dare a chi tre, a chi due e a chi nulla sa di gestione clientelare, ed è quanto di più lontano dai concetti di equità e trasparenza tanto strombazzati da tutta la struttura commissariale.

Condividi su: