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Terremotato cerca di darsi fuoco negli uffici del Comune di Cavezzo

da | Gen 29, 2016 | In Primo Piano, Cavezzo | 0 commenti

Ieri, giovedì 28 gennaio, presso il municipio di Cavezzo è avvenuto un episodio drammatico: un cittadino italiano di origine tunisina, residente nei moduli abitativi allestiti in occasione del sisma, si è cosparso di benzina minacciando di darsi fuoco. “Si precisa – spiega una nota diffusa dalla sindaca Lisa Luppi –  che il nucleo famigliare al quale appartiene l’uomo, è da tempo in una situazione di disagio economico e sociale, dovuto alla condizione di disoccupazione e per questo seguito dai Servizi sociali. Negli anni la famiglia è stata aiutata dal comune con contributi economici. Prima del drammatico gesto, i Servizi Sociali stavano lavorando con la famiglia per concordare un progetto per la fuoriuscita dal modulo abitativo.
Il Comune era disponibile a supportare la famiglia nell’acquisire un alloggio in affitto, il cui canone sarebbe stato sostenuto per alcune mensilità attraverso il fondo che finanzia i progetti di fuoriuscita dai moduli abitativi. Il nucleo famigliare ha invece espresso la volontà di andare in Francia da parenti e ad oggi il Servizio Sociale sta lavorando su questa ipotesi. Si tratta quindi di un progetto complesso e oneroso, sul quale il Comune vuole impegnarsi, con l’obiettivo di promuovere un nuovo inizio per il nucleo famigliare, in un paese dov’è presente una rete famigliare e dove potrebbe essere più semplice trovare lavoro. Ovviamente per mettere in campo questo tipo di progettualità è necessario poter contare sulla collaborazione fattiva della famiglia.
Resta da condannare il gesto estremo, che ha messo in pericolo l’incolumità dell’uomo e di tutti coloro che erano presenti in quel momento in municipio. Non può essere accettabile questo modo di approcciarsi ai servizi comunali, così come non è possibile per l’ente locale, sostenere il pagamento di utenze a fronte di morosità per migliaia di euro. Per ottenere un aiuto è necessario aderire a un progetto che prevede diritti e doveri da parte di una famiglia, senza questo impegno non esiste progettualità sostenibile”.

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