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Grandine, niente Fondo di solidarietà nazionale perché si tratta di colture assicurabili

da | Feb 24, 2016 | In Primo Piano, Finale Emilia, Agricoltura | 0 commenti

“Capisco che a Finale Emilia c’è campagna elettorale, ma le affermazioni  dell’onorevole Vittorio Ferraresi  sono inaccettabili. Le associazioni agricole ed il Comune di Finale, con cui collaboriamo attivamente fin dai primi giorni, sanno che abbiamo fatto tutto il possibile, lavorando in questi mesi insieme a loro per costruire soluzioni. Ferraresi solleva una polemica inutile, senza proporre alcuna soluzione davvero praticabile”.

Così l’assessore regionale  all’agricoltura Simona Caselli commenta le affermazioni del deputato del Movimento 5 Stelle a proposito  dei danni all’agricoltura provocati dalla grandinata che  nel settembre scorso ha colpito parte del territorio modenese  e ferrarese. “Ci siamo immediatamente attivati e  fatto la delimitazione delle aree colpite, come di nostra competenza. Questo ha permesso di ottenere a beneficio delle aziende agricole il trattamento di integrazione salariale e gli sgravi di tipo fiscale. Tuttavia non è stato praticabile il percorso che prevede la dichiarazione di stato di calamità naturale e il conseguente accesso al Fondo di solidarietà nazionale perché l’evento, benché gravissimo, era comunque assicurabile, secondo quanto prevede il Piano assicurativo nazionale. Queste cose l’onorevole Ferraresi  dovrebbe saperle e credo non sia serio promettere cose che la legge non consente.”
“Stiamo invece lavorando per  vedere se esistono le condizioni,  nel rispetto  dei vincoli comunitari, per  risolvere un altro problema, quello  della mancata produzione per i prossimi anni – conclude Caselli – così da dare un ristoro alle aziende agricole, già così duramente danneggiate dal sisma”.

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