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“Perchè finora nessuna commissione sul costituirsi parte civile? Nessuno ce l’ha chiesto”

da | Feb 22, 2016 | Finale Emilia, San Felice sul Panaro | 0 commenti

“Perchè finora nessuna commissionr sul costituirsi parte civile? Nessuno ce l’ha chiesto”. E’ questo il senso di una nota che interviene dopo diverse settimane di polemiche che a San Felice sul Panaro hanno visto l’Amministrazione di centrosinistra attaccata dalle opposizioni per la mancata costituzione come parte civile, cioè come parte lesa che può chiedere danni economici, nel processo di mafia Aemilia e sulla decisione di non discuterne in commissione. Una scelta portata avanti fin da subito, ad esempio, dal Comune di Finale, ma che a pochi chilometri di distanza nessuno aveva fatto. E non tanto perchè, come sostiene l’opposizione, si credeva che fosse stato fatto e invece no e nessuno lo aveva detto, ma perchè – si scopre ora – non se n’era sentita la necessità visto che non c’erano state richieste in proposito. A portare avanti questa tesi è Andrea Balboni, vicecapogruppo della lista civica Insieme per San Felice che rappresenta la maggioranza in Consiglio Comunale.

“La prima ed unica richiesta, in questi anni, di affrontare l’argomento in una commissione, ha trovato pronta risposta dalle istituzioni. Sabato 20 febbraio si è tenuta a Medolla la commissione di garanzia congiunta tra i Comuni di San Felice, Mirandola, Concordia e Ucman.
Tutti gli enti hanno conferito l’incarico all’avv. dè Biase per la costituzione di parte civile nel processo “Aemilia” come riferito anche dal Sindaco nel Consiglio Comunale del 12 febbraio 2016. Nessuna problematica è emersa circa la possibilità delle amministrazioni di difendere le comunità e richiedere la restituzione dei danni subiti. Nessun diritto spettante ai sanfeliciani è ad oggi precluso.
Nella commissione l’avv. Sacchetti, collaboratrice dell’avv. dè Biase, ha dichiarato di essere a conoscenza della problematica del cumulo di materiale contenente amianto presente sul territorio di San Felice, a differenza di quanto dichiarato dai rappresentanti di Sanfeliciani per Reagire.
L’avv. dè Biase  – prosegue la nota – ha affermato inoltre in modo chiaro che la quantificazione precisa dei danni subiti dall’ente potrà essere effettuata fino alla fine del processo e il tempo non mancherà, vista la lunga durata dei procedimenti giudiziari. È invece importante che la costituzione di parte civile venga ammessa dal giudice. D’altronde basterà aspettare il verbale della commissione per verificare quanto dichiarato nella seduta.
Dalle opposizioni, quindi, fiumi di parole utilizzate a sproposito, nell’unico interesse di ottenere maggiore visibilità. Nella fregola di fornire per primi gossip alla stampa. Più complicato è – chiude Balboni – raccontare i fatti senza scivolare in patetiche esternazioni.
Il gruppo Insieme per San Felice continuerà con forza a difendere gli interessi di tutta la cittadinanza, respingendo ogni tentativo di infangare il lavoro che viene portato avanti quotidianamente dall’amministrazione”.

 

 

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