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Cavezzo, l’opposizione chiede la testa dell’assessore Lodi per “manifesta incapacità”

da | Mar 7, 2016 | In Primo Piano, Cavezzo, Ricostruzione | 0 commenti

Sono accuse dure quelle che a Cavezzo l’opposizione composta da Rinascita Cavezzese e Movimento 5 stelle lanciano all’assessore al Commercio, nonchè vicesindaco, Flavio Lodi. Si parla, in una nota congiunta, di “manifesta incapacità” nella gestione dei problemi della cittadina.

“È giunto il momento che la Giunta Luppi si prenda le proprie responsabilità rispetto alla situazione del commercio a Cavezzo, che versa in gravi condizioni e senza più prospettive”, si legge nella nota. “Dall’insediamento della Giunta Luppi, con l’affidamento della delega a commercio e attività produttive al vicesindaco Flavio Lodi (PD), che aveva perso le primarie del partito per il posto di sindaco, i passi falsi che hanno segnato una politica fallimentare ed essenzialmente avversa al sostegno delle attività commerciali in una situazione così delicata come quella del post terremoto sono stati diversi, ormai troppi:

 

– lo spreco di risorse pubbliche per 40mila Euro con il progetto Radio Mercato, che era in realtà teso a promuovere il prodotto in sé e Cavezzo come cavia tecnologica per rivendere il concetto altrove; nessun riscontro concreto in termini di promozione della rete commerciale cavezzese

– l’atteggiamento di divisione alimentato dal vicesindaco Lodi tra i gruppi di commercianti della rete fissa e di quella ambulante: due realtà che invece a Cavezzo, soprattutto per il mercato domenicale, necessitano di dialogo e di supporto reciproco teso ad attrarre una clientela adatta al livello di qualità offerto

– l’ostacolo all’accessibilità dei negozi di Piazza Martiri che si verificherà nel corso del 2017 con la pavimentazione della piazza – non necessaria e inutile da un punto di vista di promozione del centro storico – e che ha determinato lo smantellamento anticipato del centro commerciale provvisorio Cavezzo 5.9, previsto tra circa 12 mesi invece che a fine 2017-inizio 2018

– la mancata concessione dei contributi per la delocalizzazione alle imprese commerciali già durante il sisma del 2012 e nuovamente disattesi in forma di contributi allo smantellamento delle strutture provvisorie, richiesti dalle opposizioni lo scorso giugno 2015 alla Giunta Luppi con mozione che era stata approvata all’unanimità e poi clamorosamente smentita nei fatti

– il conseguente e mortale disagio economico causato alle 16 attività del Cavezzo 5.9, che avevano dovuto accollarsi tutti gli investimenti con un piano di rientro di 5 anni, che non verrà quindi completato, con il rischio per i commercianti di perdere definitivamente la propria fonte di reddito e di avere difficoltà di ricollocamento professionale

dulcis in fundo, la situazione dell’Ufficio Attività Produttive, che a fronte di un pensionamento previsto già da tempo, non è stato efficientemente riorganizzato e deve forzatamente contare sull’apporto di personale pensionato con regolamento apposito”

 

Le forze di opposizione, che  – prosegue la nota – a Cavezzo rappresentano la maggioranza dei votanti con il 55% dei consensi, non possono stare a guardare il declino del commercio cavezzese e chiedono a gran voce, insieme alle categorie interessate, il ritiro della delega dalla mani di Lodi per manifesta incapacità.

A tal proposito, Rinascita Cavezzese congiuntamente al M5S di Cavezzo ha presentato un ordine del giorno che verrà votato nel prossimo Consiglio Comunale del 10 marzo.

Si invitano – chiude l’opposizione –  i cittadini a partecipare alla seduta, nella sede municipale provvisoria alle ex Scuole Medie di via Dante Alighieri, dalle ore 20.45″.

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