La Provincia ha stanziato 900 mila euro per risolvere l’annoso e surreale problema di ponte Motta, che chiude ogni volta che il Secchia raggiunge quota 7,8 metri, ovvero molto spesso. Anche 6 volte all’anno. Con disagi per tutta la Bassa, i pendolari, i cittadini e le industrie che devono allungare notevolmente i loro tragitti. Risolvere il problema è quindi semplice, i soldi sono lì, il progetto c’è già e prevede che consolidando le arcate e i pilastri del ponte reggano meglio la pressione dell’acqua, così da poter permettere che il ponte resti aperto almeno finchè il Secchia non raggiunge 8,8 metri (cosa rarissima in quel punto).
Ma… c’è un ma. Ovvero, spiega la sindaca di Cavezzo Lisa Luppi: “il progetto è fermo in Sovrintendenza perchè il ponte è un bene vincolato. Noi come Comune possiamo fare poco e nulla, siamo sempre in stretto contatto con la Provincia che è proprietaria del manufatto ma serve che la Sovrintendenza si pronunci per poter aprire il bando e quindi i lavori”.